Presidente: Enrico Sconci
Direzione artistica: Martina Sconci
Vicedirezione: Roberto Mariuz
Collaboratori: Marta Maurizi, Rita Salvatore
Nel lavoro svolto si è sempre pensato all’arte come una pratica di esperienza globale. Praticando questa idea di arte totale, sono stati coinvolti in molte manifestazioni artisti e studiosi di diverse discipline, con cui è stato possibile attraversare vari territori culturali, nella consapevolezza che sia proprio l’arte a consentire lo sviluppo della struttura dinamica dell’intera conoscenza. Fra le prime manifestazioni particolare rilievo ha assunto quella sulle ricerche demo-etnoantropologiche, organizzata dagli antropologi Tito Spini e Giovanna Antongini, dal titolo “Incontri Tradizioni Popolari – Momenti della ricerca”, che ha visto la partecipazione dei più grandi ricercatori italiani in tale campo. (vd. fascicolo della rivista ARTeTRA del 1984). Sempre agli inizi dell’attività una grande attenzione è stata riservata a Joseph Beuys, uno dei più grandi artisti del secondo dopoguerra. Molte sue opere realizzate in Abruzzo si trovano esposte nei maggiori musei del mondo e, grazie a Lucrezia De Domizio e Buby Durini, nel 1985 abbiamo potuto organizzare un’importante mostra, comprendente anche la presentazione del libro “Incontro con Beuys” di Lucrezia De Domizio, Buby Durini e Italo Tomassoni. Il suo pensiero ha rappresentato un momento di grande radicalità nel contesto dell’arte contemporanea: la sua concezione antropologica, le sue teorie sulla “scultura sociale”, sulla difesa dell’ambiente e della creatività dell’uomo, posto sempre al centro della sua opera, pongono degli interrogativi inquietanti sul futuro del mondo, avvertendoci sulla necessità di ritrovare una centralità della coscienza. Per dare ulteriori sviluppi al lavoro svolto nel 1993, con il prestito di diverse opere della collezione privata di Enrico Sconci, docente presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, e con la collaborazione di numerosi amici artisti, colleghi ed ex studenti, che hanno donato altre opere, si è potuto fondare il MU.SP.A.C. Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea, organo strumentale della stessa associazione.
Nel 1995 è stato stipulato un contratto – convenzione con il Comune dell’Aquila, che ha consentito al MUSPAC di avere in uso gli spazi dell’ex monastero di S. Maria dei Raccomandati (sec.XIV), per istallarvi una nuova sede. La scelta di questo grande complesso monumentale, comprensivo di chiostro e giardino, dove in più momenti nel corso della storia l’arte ha trovato rifugio, rivestiva un valore altamente simbolico in quanto lo stesso luogo, conteneva i caratteri del genius loci e dell’hortus conclusus. Nella sacralità di questi spazi, dedicati fin dalle origini al ritiro e alla meditazione, è stato ravvivato il dialogo antichissimo fra le arti, recuperando il senso antico di museo come “Tempio sacro alle Muse”. Dai primi anni del ‘900, fino al 1942, l’antico monastero fu utilizzato come sede del Museo Civico e nel 1969 vi fu aperta la sede dell’Accademia di Belle Arti, famosa come scuola d’avanguardia. Per tali ragioni fra i tanti obiettivi del Museo c’è stato quello di porsi in continuità ideale con la storia del luogo e con quanto in quegli anni, dal punto di vista della sperimentazione didattica e artistica, accadeva proprio nelle aule dell’Accademia. Per questo motivo negli stessi spazi sono stati invitati a esporre le loro opere gli insegnanti e artisti di un tempo. La mostra antologica di Bussotti dal titolo “Le Arti Belle di Sylvano Bussotti”, la mostra documentaria su e con Carmelo Bene, la partecipazione di Enrico Castellani alla mostra “Ad Usum Fabricae” (organizzata da Tullio Catalano con Gianni Fileccia e curata da Laura Cherubini), le conferenze, le mostre e le performance di Fabio Mauri, rappresentano solo una parte dell’attività che il Museo ha continuato a svolgere, per non perdere un legame proficuo con le memorie del passato e con gli avvenimenti più significativi che, dal punto di vista culturale e artistico, hanno caratterizzato la storia della Regione Abruzzo. Nel 1998, a causa dei lavori di ristrutturazione dell’ex monastero da parte del Comune dell’Aquila, la sede del MU.SP.A.C. viene trasferita nel Palazzo Baroncelli Cappa (sec. XVI). In attesa della conclusione dei lavori, il museo ha continuato l’attività – malgrado le numerose difficoltà dovute alla carenza di spazi adeguati – organizzando esposizioni presso altri luoghi e in altre sedi, in collaborazione con Comuni di varie città italiane. Nel 2000, presso il Castello Cinquecentesco dell’Aquila (con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e della Soprintendenza ai BAAAS d’Abruzzo), in occasione della “Perdonanza Celestiniana” è stata organizzata e allestita la mostra “ANNUALE D’ARTE 2000 – Lo scandalo dello spirito”, incentrata sulla figura di Celestino V. In tale occasione vari artisti hanno realizzato opere site specific: l’artista Joseph Kosuth, protagonista dell’arte concettuale, ha realizzato l’opera “Vita et miracula, 2000”, Fabio Mauri ha realizzato l’opera “Una storia moderna”, utilizzando frasi tratte dai Vangeli e dalla Bibbia, Luca Patella ha realizzato l’opera “Vas Caelestinus V”. Molti lavori, fra cui quelli di Fabio Mauri e Luca Maria Patella, concepiti e realizzati per la mostra, sono stati donati simbolicamente anche alla città dell’Aquila e, per tale motivo, sono entrati subito a far parte della collezione permanente del MUSPAC. Alla manifestazione hanno partecipato altri grandi artisti come Giuseppe Chiari, Luciano Fabro e la Casa degli artisti di Milano, Gilberto Zorio, Vettor Pisani, Nunzio, Alfredo Pirri ecc..(consultare l’elenco completo sul sito, nella voce attività). Nel 2002 è stato realizzato il progetto europeo di “Cultura 2000” Art e migrazione, in collaborazione con la Regione Abruzzo e con altre associazioni e istituzioni della Francia, della Spagna e della Polonia. Come conseguenza dell’intensa attività espositiva e delle strette forme di collaborazione con gli artisti, il MUSPAC è riuscito ad incrementare la collezione permanente che comprende sia opere di grandi artisti della generazione degli anni Settanta, come Joseph Beuys, Jannis Kounellis, Mario Merz, Michelangelo Pistoletto, Giulio Paolini, Fabio Mauri, che di artisti delle nuove generazioni, anche di origine abruzzese. Nel corso degli anni è stata creata una multimediateca e una sala proiezioni dove vengono realizzate performance, proiezioni di film, documentari e video d’arte, articolati nelle rassegne di Play Muspac e Art e Cinema. Nell’ambito dell’attività museale si svolgono inoltre stage, conferenze e seminari. Vengono con continuità organizzate manifestazioni inerenti i vari campi del sapere: ricordiamo in ambito artistico e storico le conferenze tenute da Ferdinando Bologna e Raffaele Colapietra, riguardanti la conoscenza, la tutela e valorizzazione dei Beni Culturali. Numerosi sono anche gli spettacoli musicali e teatrali realizzati con giovani registi ed attori, anche in collaborazione con gli Enti locali. In questo senso il MUSPAC ha voluto superare la concezione di museo come semplice “raccoglitore”, per orientarsi sempre più verso la ricerca e la sperimentazione, sfruttando anche i vantaggi delle nuove tecnologie. Connessioni e interscambi continui, laboratori didattici e artistici sono stati organizzati con il mondo della scuola, con l’Accademia di Belle Arti, con l’Università, con il Conservatorio di musica, con i musei, con enti ed associazioni pubbliche e private.
Purtroppo il terremoto del 6 aprile 2009 ha reso completamente inagibile la sede del Museo. Sono state danneggiate molte opere di artisti di rilievo internazionale della collezione permanente, sono stati distrutti computer e banca dati. Grazie al sostegno e alla solidarietà di molti, tra cui la Fondazione Carispaq, la Regione Abruzzo, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara con il Museo delle Genti d’Abruzzo, la Terna S.p.A. , il Comune dell’Aquila, è stata costruita e inaugurata, il 6 novembre 2011, una nuova sede in Piazza d’Arti (via Pasquale Ficara), dove si trovano altre sedici Associazioni Culturali. Per l’occasione è stata allestita una mostra dal titolo “Le scosse dell’Arte” comprendente altre opere donate da numerosi artisti per ricostituire e ampliare la collezione permanente del Museo.
Dopo il terremoto del 2009, la ripresa immediata dell’attività ha consentito di attraversare la soglia del nuovo museo riguadagnando un luogo perduto. Una pianta a croce greca, dai numerosi valori simbolici, citazione del motivo ornamentale della facciata della Basilica di Collemaggio, ma anche delle teorie sulla “scultura sociale” di Joseph Beuys, è servita ancora una volta a stabilire l’incontro tra il dentro e il fuori, per ricucire relazioni fondamentali con la collettività.
Grazie a numerose forme di collaborazione e al lavoro artistico svolto nel corso degli anni con associazioni, case editrici e alla generosità di numerosi artisti si è potuta ricreare ed incrementare una nuova collezione permanente e una nuova multimediateca, per rendere un servizio pubblico sempre più efficiente.
Con questo spirito si continua a usare la simbolica chiave del logo del MUSPAC per riaprire la “duchampiana” porta del museo, chiusa e aperta nello stesso tempo.
Nella consapevolezza che “abitare non significa soltanto avere un tetto sulla testa” (Heidegger) riteniamo sia indispensabile orientarsi in un ambiente e identificarsi con esso, facilitare la qualità del vivere, stabilire radici profonde con il territorio aprendosi al nuovo. In tal senso il MUSPAC vuole riattivare un “modus operandi” per riflettere su come, dopo la catastrofe e il naufragio, si possa trovare un approdo, una nuova possibilità per riprendere un cammino difficile, tortuoso, ma necessario all’arte come alla vita.
Malgrado le numerose difficoltà, con grande impegno è proseguita l’attività museale, di cui si segnalano di seguito solo alcune iniziative:
– il 7 dicembre 2011 in collaborazione con la Società Aquilana dei Concerti “B.Barattelli”, è stata realizzata la manifestazione evento “Omaggio a Sylvano Bussotti” per il suo 80mo compleanno”;
– nel 2013 Oliviero Toscani ha tenuto delle lezioni presso il Museo in occasione del suo intervento nella città dell’Aquila ferita dal terremoto.
– il 21 gennaio 2015 Achille Bonito Oliva, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, con cui siamo convenzionati, ha voluto onorarci della sua presenza per inaugurare, insieme al direttore dell’Accademia Marco Brandizzi e al presidente Roberto Marotta, la mostra “Storia di un’Accademia”, in cui sono stati esposti documenti storici e sono stati proiettati il film sulla mostra di Achille Bonito Oliva “Vitalità del Negativo”, un documentario su Carmelo Bene riguardante una mostra a lui dedicata dal nostro museo il 25 gennaio 1996 e il film di “Gran Serata Futurista 1909 – 1930” riguardante lo spettacolo teatrale di Fabio Mauri.
– l’11 aprile 2015 la rivista “News Town” ha organizzato, sempre presso il Museo, una conferenza con lo scrittore Erri De Luca dal titolo “Chi ha paura delle parole?”.
– il 18 gennaio 2016, sempre in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, è stata realizzata una manifestazione – incontro con l’artista Luigi Ontani dal titolo “W l’Arte che ripArte”, in cui sono stati proiettati i suoi numerosi film e video d’arte, realizzati già a partire dagli anni Sessanta.
– in occasione dell’edizione 2017 de “I Cantieri dell’Immaginario”, il MUSPAC ha organizzato uno spettacolo teatrale nei nicchioni della monumentale scalinata di San Bernardino all’Aquila, per poter contribuire alla sua tutela e valorizzazione. Lo stesso tema riguardava anche la partecipazione, nel 2013, al concorso nazionale “ARS. Arte che realizza occupazione sociale” organizzato dalla Fondazione italiana “Accenture” di Milano. Tra 1200 partecipanti il progetto del MUSPAC è stato classificato, dopo diverse selezioni, effettuate da qualificati membri della giuria, tra i primi 10 finalisti. La cerimonia di premiazione si è svolta nella storica cornice di Palazzo Barberini a Roma.
Vogliamo ringraziare:
– la Società Terna S.p.A. che per prima ci ha offerto il proprio sostegno;
– il Comune dell’Aquila per averci messo a disposizione il terreno per la nuova sede del Museo, attualmente in costruzione su Via Ficara, nei pressi della Statale 80;
– la Protezione Civile per la costruzione della platea su cui sorgerà la struttura del Museo;
– il Comune di Pescara-Assessorato alla Cultura, in particolare la dott.ssa Paola Marchegiani, il dott. Roberto Rodriguez, il Direttore del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, dott. Ermanno De Pompeis, per averci dato un contributo tramite l’organizzazione dell’asta di beneficenza delle opere donate da “Cento artisti per L’Aquila” e il Prof. Umberto Dante per aver segnalato il nostro Museo.
– la Fondazione Carispaq della Provincia dell’Aquila.
Per l’ampliamento della nuova biblioteca del Muspac inviamo i primi ringraziamenti:
Tito Spini e Giovanna Antongini, Fondazione Torino Musei, Bibliobus dell’Aquila, Fondazione FMR – Marilena Ferrari, Fondazione LTBF, Art Archivio 900, Prof. Salvatore Vendittelli, Dott.ssa Agnese De Donato, Tracce Cahiers D’Art, Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Pavia, Sondrio, Varese, Scuola Statale “G. Gesmundo”-Roma Dirigente dott. Giuseppe Mercurio, ARTFORUM International, Postmedia Books (Milano), PAV Parco Arte Vivente Centro d’Arte Contemporanea (Torino), “Fondazione Corrente” Onlus (Milano) , Nomas Foundation , Vertigo arte, Fondazione Morra, Azienda speciale PALAEXPO’, Andrea Drovandi, Sillabe s.r.l. (Livorno), Maria Pelliccione, Castelvecchi Editore, Allemandi Editore, Minimum Fax, Giorgio Di Genova, Claudio Verna, Renata Salvatore e Alessandro Di Gregorio, Sebastiano De Natale,Arte e Critica, Gianfranco Di Bernardini, Rita Salvatore, Maria Teresa Ciccone, Italo Mustone, Sala1 Centro Internazionale d’Arte Contemporanea, Famiglia Concordia, Walter Cavalieri, Chiara Mosciano, Elisabetta Cipriani