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L’AQUILA. I LUOGHI DELLA POESIA Mostra fotografica a cura del LHASA. Scrittori di ieri e fotografi d'oggi interpretano la città

19 Marzo-12 Aprile 2008

Alcuni fotografi, ben noti per la loro attività artistica e di documentazione
(fra gli altri, Cocco, Di Pietro, Grillo, Maritato, Porto, Soldani), si sono messi a disposizione per realizzare immagini peculiari di luoghi della città che sono ricordati in opere letterarie di artisti, poeti e personaggi storici (abruzzesi, italiani, stranieri) di chiara fama (tra i quali figurano Gadda, Pound, Nietzsche, Silone, Titta Rosa, Laudomia Bonanni, Celestino V, Giuseppe Porto, Ugo Ojetti).

Si intende quindi allestire una mostra fotografica in cui le citazioni verranno collegate alle immagini e messe in rapporto con le opere dalle quali sono tratte tramite pannelli esplicativi.

Nei giorni di apertura e chiusura della mostra si proporranno letture di testi legati alla storia della Città.
Proiezioni di immagini e parole, con commento musicale, accompagneranno i visitatori all’interno dell’istallazione.

In un momento successivo si cercherà di realizzare, con il consenso dei fotografi, una serie di cartoline d’arte, che possano contribuire a diffondere in Italia e all’estero la conoscenza dello straordinario valore storico – artistico della nostra Città.

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FORZA LAVORO Rassegna cinematografica su lavoro e precariato a cura di SSISMA

12 Marzo-16 Aprile 2008

I Film:

Mercoledì 12 marzo ore 21.30
Tempi Moderni

(1936) di Charlie Chaplin

Mercoledì 19 marzo ore 21.30
Risorse umane
(1999) di Laurent Cantet

Mercoledì 2 aprile ore 21.30
Rosetta
(1999) di Luc a Jean-pierre Dardenne

Mercoledì 9 aprile ore 21.30
In questo mondo libero
(2007) di Ken Loach

Mercoledì 16 aprile ore 21.30
Metropolis
(1926) di Fritz Lang

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CUORE NERO Mostra personale di Donatella Giagnacovo

8-16 Marzo 2008

Titolo singolare per una realtà
plurale. Singolare, perché ogni cuore è
forma e realtà soggettiva. Plurale, perché 
si manifesta nella pluralità di una energia
espressiva, evocatrice di suggestioni
individuali.

Trenta cuori, uno al giorno per circa
un mese, a voler scandire in 
sequenza la cronaca del nostro
tempo,solo all’apparenza delirante, 
ma fin troppo vera.

Trenta cuori in nero. Il nero come colore
estremo per realtà ai margini, ma anche il 
nero come non colore per realtà nascoste, trasparenti agli occhi dei più.
Il nero come somma di tutti i colori a voler 
sottolineare che le negatività sociali
hanno echi in tutto il mondo, senza
differenze di razze e culture.

Trenta cuori come trecento giorni di 
lavoro nero e sommerso; come 
tremila abusi sessuali perpetrati su 
soggetti indifesi; come trentamila 
bambini oltraggiati; come 
trecentomila urla nel silenzio; come 
trenta milioni di lacrime versate oggi, 
come ieri.

Trenta cuori da acquistare e vendere al
mercato globale.

Trenta cuori più due: uno a 
significare l’estrema violenza, la 
privazione della libertà, esercitata
con la forza, sintesi finale, preludio di 
morte. L’altro a indicare la speranza 
di un riscatto possibile
nell’essenzialità che, 
soggettivandosi, può crescere ed 
espandersi, così come l’impasto 
lievita e diventa pane e cibo per una nuova fame di vita.

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