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QUARTA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO Manifestazione promossa da AMACI

4 Ottobre 2008

Con questa manifestazione promossa in tutta Italia da AMACI, Associazione dei musei d’arte contemporanea italiani, il Muspac intende ripercorrere, attraverso le opere d’arte contemporanea della propria collezione permanente, la storia artistica degli anni Sessanta e Settanta.

 

Alla fine degli anni Sessanta è stata vissuta una fase storica caratterizzata da una profonda trasformazione del gusto, del costume, della moda, dello stile di vita, degli interessi e dei modi di partecipazione alla vita politica e sociale. A partire da quegli anni, per la prima volta i linguaggi artistici si appropriano con entusiasmo di temi, contenuti e forme espressive proprie della comunicazioni di massa e della cultura popolare, contro la cultura cosiddetta “borghese” .

 

Gli effetti dei sistemi tecnologici della comunicazione di massa (radio, cinema, televisore e poi internet ) hanno influito e condizionato l’immaginario collettivo, così come descritto dal celebre sociologo americano Marchal Mc.Luhan nel suo libro “Il medium è il massaggio”. La musica dei gruppi rock e pop, come i Beatles e i Rolling Stones, celebra nuovi modelli di bellezza e comportamento. Molti artisti prendono apertamente posizione contro la guerra nel Vietnam, famosi i film dell’artista Mario Schifano.

 

4 ottobre 2008 – Giornata del Contemporaneo – Proiezioni video musicali e d’arte contemporanea; Visita guidata gratuita della collezione del museo.

 

Per maggiori informazioni sulla Quarta Giornata del Contemporaneo: www.amaci.org

 

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QUARANT’ANNI DAL ’68 Mostra di opere della collezione permanente e lavori di alcuni studenti dell'Accademia di Belle Arti dell'Aquila

29 settembre - 10 ottobre 2008

Ad ormai quarant’anni dal fatidico anno della contestazione il Muspac propone una riflessione sulle trasformazioni intervenute, da quel momento in poi, nel mondo dell’arte, del costume, del gusto, della vita sociale in genere.

 

Dal 1968 entrano nella sfera dell’arte temi politici e sociali, mentre i linguaggi artistici si estendono a gesti e comportamenti che sfidano il sistema tradizionale dell’arte. Si lotta contro un’arte borghese e mercificata, si esce dalle gallerie e dalle manifestazioni ufficiali per cercare un contatto immediato con le esigenze della realtà. L’arte non è più l’esperienza personale del singolo artista, ma diventa un’esperienza collettiva, un processo condiviso. L’arte, quindi, è impegno, ma nello stesso tempo è sperimentazione, ricerca continua e incessante di nuovi linguaggi.

 

Famose sono le teorie sulla “scultura sociale” di Jospeh Beuys, che ha sempre insistito sul coinvolgimento personale dell’uomo artista nella realizzazione dell’ “opera d’arte” e ha sempre usato più di un materiale e più di un mezzo espressivo. L’artista, che ha operato anche n Abruzzo, ha spesso utilizzato il proprio corpo, la parola scritta e parlata, gli animali, le cose della natura, tutto ciò che poteva contenere e trasmettere energia.

 

Negli stessi anni i mezzi di comunicazione di massa (radio, cinema, televisione) si impongono sulla scena sociale ed iniziano a condizionare l’immaginario collettivo, così come descritto dal celebre sociologo Marchal Mc.Luhan. Anche la musica, in particolare quella degli emergenti gruppi rock e pop, come i Beatles e i Rolling Stones, celebra nuovi modelli di bellezza e comportamento.

 

Molti artisti prendono apertamente posizione contro la guerra nel Vietnam. In tal senso sono famosi i film dell’artista Mario Schifano, una tra le voci più originali dell’arte italiana del secondo dopoguerra, rappresentante, assieme a Tano Festa e Franco Angeli della Scuola di piazza del Popolo in Roma. Schifano seppe rielaborare il lascito delle avanguardie storiche, soprattutto futurismo e dadaismo ed operò parallelamente alla svolta radicale della pop art americana.

 

Oltre alle opere di Joseph Beuys e Mario Schifano saranno esposte in mostra, tra le altre, opere di Jannis Kounellis, Fabio Mauri, Michelangelo Pistoletto, Mario Merz, Giulio Paolini, Carmelo Bene.

 

La mostra prevede anche una sezione, Percorsi nel contemporaneo, dedicata ad artisti di nuovissima generazione: Giulio Giusti, Veronica Iannetti, Simone Lelli, Francesca Liardi, Giuditta Martinicchio

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FINE ESTATE IN FESTA Associazione culturale Il cubo di Rubik

13-14 settembre 2008


Sabato 13 settembre 2008

ore 16.00 – Apertura Sand

ore 17.00 – Inizio mostre presso il Muspac
C ollezione permanente, mostre temporanee ed esposizione delle opere degli studenti dell’ACCADEMIA DI BELLE ARTI dell’Aquila

ore 18.00 – “FRISBEE FREESTYLE”
Associazione Rosaemente, Roseto (TE)

ore 18.30 – Aperitivo in Jazz

ore 21.30 – Spettacolo di percussioni africane con i “WAMDE”

ore 23.00 – Concerto “COFFEE SHOWER”


Domenica 14 settembre 2008

ore 9.30 – Apertura Sand

ore 11.00 – Inizio mostre presso il Muspac
C ollezione permanente, mostre temporanee ed esposizione delle opere degli studenti dell’ACCADEMIA DI BELLE ARTI dell’Aquila

ore 18.30 – Concerto “FOLLBAND”

ore 20.30 – Concerto “DABADUB”

ore 22.00 – Concerto “SALENTORKESTRA” e Daniele “GIOTTO” Giuliani in spray arte dal vivo. Il ricavato della vendita dell’opera sarà devoluto all’Associazione “L’Aquila per la vita”


“Il cubo di Rubik”
Piazza Santa Giusta, 7 L’Aquila
www.myspace.com/ilcubodirubik

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VIAGGIO E MITO Mostra personale di Hiroko Kono a cura di Paola Ardizzola

24-29 agosto 2008

Palazzetto dei Nobili – L’Aquila

 

Inaugurazione: domenica 24 agosto, ore 16.00

 

HIROKO KONO – I fiori del silenzio

Se un’immagine vale più di mille parole dobbiamo osservare in Silenzio questi crateri dell’anima di Hiroko Kono esposti al MU.SP.A.C.

E forse rincorrere i Sogni di Kurosawa e attraversare gli spazi della mostra come fosse un giardino Zen, pieno di peschi in fiore o come un campo di grano di Van Gogh.

Grazie a Massimina Pesce e a Paola Ardizzola per averci fatto cogliere i fiori del silenzio di Hiroko Kono.

 

 

Il direttore del Muspac

Enrico Sconci

 

 

 

HIROKO KONO – Silence Flowers

 

If a picture is worth a thousand words this means we have to watch in Silence these Hiroko Kono soul’s craters exhibited in the MU.sP.A.C.

And maybe chasing Kurosawa’s Dreams and pass through exhibition spaces as in a Zen garden, full of peach trees in bloom, or as in a Van Gogh’s wheat field.

Thanks to Massimina Pesce and Paola Ardizzola to let us pick Hiroko Kono silence

flowers.

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