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“L’AQUILA IN GABBIA” DI A. PEPE

Da Artribune del 6 Aprile 2011


Fate presto. Chi non ricorda la gigantografia della prima pagina del Mattino? Un’opera entrata nella leggenda quella di Andy Warhol, che Lucio Amelio era riuscito a coinvolgere – insieme, via via, aBeuys, Long, Pistoletto e tutto il gotha del contemporaneo – in Terrae Motus, progetto partorito dopo il sisma del 1980 che aveva devastato Campania e Basilicata. Paese ballerino, l’Italia. Dove la terra, quando trema, spesso se la prende con la bellezza, fragile e indifesa, del passato. Umbria, 1997: si sbriciolano gli affreschi di Giotto e Cimabue ad Assisi. Frammento dopo frammento, i restauratori riparano ai disastri di Madre Natura. Perché l’arte deve rinascere, e aiutare a rinascere: vedi Gibellina, rasa al suolo nel ’68 e oggi museo en plein air.

Ma, si sa, l’Italia non è il Giappone: qui le ricostruzioni vanno a rilento, nella migliore delle ipotesi. Perché nella peggiore sorgono le cattedrali nel deserto, rose dalla ruggine ancora sigillate, ridotte in poltiglia al primo acquazzone; oppure vanno all’arrembaggio la malapolitica, le infiltrazioni criminali, i “furbetti” appostati come sciacalli. E le macerie restano lì, polvere coperta da polvere.

È quanto sta accadendo all’Aquila, due anni dopo quella terribile notte del 6 aprile, anche se pochi lo sanno. Visto che, spenti i riflettori del G8, dei funerali catodici e dei talk show “sul pezzo”, non se ne parla quasi più (e stendiamo un velo sul cinico Forum). Ogni tanto a smuovere le acque ci provano i comitati civici, il popolo delle carriole. Ma è una goccia nel mare. Perché per far risorgere i tesori del capoluogo abruzzese ci vogliono soldi. Tanti soldi. Quanti? Tre miliardi e mezzo di euro, più o meno. E, col Mibac in profondo rosso, la prospettiva è avvilente, nonostante la promessa dell’ex ministro Bondi di destinare alla regione, oltre ai fondi ordinari, anche l’1% dei fondi Arcus per dieci anni.

In attesa delle mosse di Galan, abbiamo provato a sentire com’è la situazione oggi, a L’Aquila. E la risposta è stata lapidaria: “La ricostruzione è ferma, ovunque”, dice Patrizia Tocci, scrittrice e docente. “Alcuni palazzi sono stati puntellati e forse più in là si deciderà di abbatterli. Alcune chiese sono state messe in sicurezza. Sono stati riaperti alcuni assi viari periferici, due bar e la piazza centrale, transennata. L’intero patrimonio artistico è stato trasportato altrove, ad esempio nel Museo di Celano. È imballato e al sicuro, ma nessuna chiesa è stata ricostruita. Il grande centro storico è per il momento un guscio vuoto”.

Il luminoso cuore dell’Aquila, insomma, rimane spezzato. Quel centro storico che era la città, angioina e rinascimentale, barocca e liberty, costruita e ricostruita nei secoli. Una città che però – ancora Tocci – “non ha mai saputo valorizzare il suo ruolo culturale, tanto che soltanto con il terremoto ci si è resi conto di quanto fosse particolare e ricco il suo patrimonio”. Amaro paradosso, che potrebbe essere una “provvida sventura”, in un Paese normale dove i cantieri sarebbero già partiti da un pezzo.

E invece, tra commissari e subcommissari per l’ennesima emergenza sine die, la Basilica di Collemaggio sta in piedi ancora a metà (la facciata riuscì a salvarsi grazie alle impalcature, perché sottoposta a restauro nel periodo del sisma). Certo, la Fontana delle 99 cannelle è tornata a zampillare grazie al Fai, ma la campagna di adozione dei monumenti lanciata da Berlusconi durante il GB (la “lista di nozze”) non ha avuto il successo sperato: solo il Kazhakistan ha già versato i soldi per l’oratorio di San Giuseppe dei Minimi; recente l’impegno della Russia per Palazzo Ardinghelli e la chiesa di San Gregorio Magno, ma la Francia di Sarkozy nicchia sui fondi promessi per la chiesa delle Anime Sante.

Tuttavia, c’è chi guarda al futuro con “ottimismo”, se è lecito usare questa parola in un simile frangente. Come Enrico Sconci, direttore del Muspac – Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea: “Stiamo ricostruendo e completando in questi giorni la nostra nuova sede, in via Ficara. Abbiamo ricevuto molte forme di amicizia e collaborazioni dopo il terremoto che ha danneggiato gravemente il nostro vecchio spazio di Palazzo Baroncelli Cappa, nel centro storico. Stiamo cercando di ricostituire ed ampliare la collezione permanente, soprattutto con donazioni”. L’appello è lanciato. Se non ora, quando?

Anita Pepe

 

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“DA PIAZZA D’ARMI A PIAZZA D’ARTI” DI F. PAOLUCCI

Da Quotidiano d’Abruzzo del 26 Marzo 2011


Da Piazza d’Armi a Piazza d’Arti

All’Aquila c’è una Piazza d’Armi, dove i militari andavano ad esercitarsi fisicamente, ma c’è anche una Piazza d’Arti dove chi vuole e quando vuole va ad esercitare lo spirito, l’arte e la mente. Piazza d’Arti è un insieme di strutture di diversa fattura (container, case in legno) che ospitano 17 associazioni come L’Arci, Legambiente, L’Associazione italiana sclerosi multipla, un “Bibliobus”, il Museo di Arte Contemporanea, gli scout, gli Artisti Aquilani e molte altre. L’idea di Piazza delle Arti è quella di creare uno spazio aperto dove far circolare le idee, mettere in rete conoscenze, stimoli ed esperienza per creare uno spazio sia ricreativo, ma anche di riflessione per i giovani e non solo.

LE ASSOCIAZIONI PRESENTI NELLA PIAZZA:

La Comunità 24 luglio nasce nel 1980 e da anni è un punto di riferimento cittadino per le tematiche della disabilità.

Associazione Italiana Sclerosi Multipla

La sezione Provinciale AISM di L’ Aquila svolge attività di informazione sulla S.M per creare consapevolezza della gravità della malattia e delle sue conseguenze sulla vita delle persone, promuove un’ assistenza socio-sanitaria adeguata e sostiene la ricerca scientifica nel settore.

Associazione Promozione Tutela Diritti Handicappati – APTDH

Nata nel dicembre 1983, conta circa 200 iscritti per lo più portatori di handicap, loro familiari e persone impegnate in campo sociale e sanitario.

L’Associazione di Volontariato “Il Sicomoro” si costituisce il 7 novembre 1995, con l’obiettivo di favorire la crescita di una coscienza critica nei confronti dell’attuale sistema economico e la ricerca di modelli di sviluppo alternativi.

Legambiente è nata nel 1980 e il tratto distintivo dell’associazione è stato sempre l’ambientalismo scientifico, che poggia ogni iniziativa per la difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici e permette di accompagnare le battaglie con l’indicazione di alternative concrete e realistiche.

Il coordinamento Ricostruire Insieme nasce a maggio 2009 per garantire un “servizio all’immigrazione e educazione alla mondialità”. Nei giorni successivi al terremoto di aprile 2009 è risultato evidente che nella tragedia le fasce più deboli, già marginali rispetto alla società, sarebbero state ancora più in sofferenza.

Il Comitato Provinciale Arci L’Aquila è un’associazione di promozione sociale impegnata sui temi della cultura, della pace, dell’inclusione sociale, della solidarietà, dei diritti, della cittadinanza attiva. I programmi e le iniziative vengono realizzate sia direttamente dal Comitato che attraverso i propri circoli sparsi sul territorio.

Arci Servizio Civile L’Aquila opera per una diffusione del Servizio Civile Nazionale come scelta di Pace e da più di 20 anni è attivo a L’Aquila

Il Circolo Arci Querencia è nato all’Aquila alla fine del 2006 e dall’apertura nel marzo 2007 ha organizzato dibattiti, incontri, concerti, spettacoli teatrali, presentazione di libri, corsi, mostre e varie altre attività che hanno insistito in particolare sui temi della legalità, dell’immigrazione, dell’integrazione, occupandosi sia di problematiche internazionali che locali.

L’associazione Genitori si diventa – Onlus (GSD) nasce a livello nazionale nel 1999 quando alcune famiglie adottive hanno sentito la necessità di dare vita ad una associazione di volontariato con l’obiettivo di effettuare interventi a favore delle coppie che intendevano diventare genitori adottivi.

Il Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani (CNGEI), che conta circa 12.000 soci, e’ un movimento educativo scout che intende contribuire alla costruzione di un mondo migliore attraverso l’educazione dei giovani.

Il Centro Sportivo Italiano é un’associazione senza scopo di lucro, che promuove lo sport come momento di educazione, crescita, impegno e aggregazione sociale, ispirandosi alla visione cristiana dell’uomo e della storia nel servizio alle persone e al territorio.

Il Museo Sperimentale d’Arte contemporanea, organo strumentale dell’associazione culturale “Quarto di Santa Giusta”, con la sua collezione permanente di opere di artisti internazionali degli anni 60′ e 70′ è l’unico museo d’arte contemporanea presente nel territorio dell’Aquila e provincia.

I solisti Aquilani si costituiscono nel 1968 sotto la guida di Vittorio Antonellini, su ispirazione e con la collaborazione dell’avvocato Nino Carloni, già fondatore della società dei concerti dell’Aquila.

Artisti Aquilani Onlus Alcuni artisti aquilani hanno deciso fin dai primi giorni dopo la tragedia di essere presenti insieme nei campi con la loro musica, i loro colori, la loro poesia, oltre ogni associazione o realtà culturale di appartenenza precedente.

L’ Associazione “Teatrabile”, impegnata nella promozione artistica e socio-culturale, nasce nel febbraio del 1990. Ha tra i suoi scopi, quello di favorire la diffusione della “cultura teatrale ” considerando lo spettatore non come fruitore passivo, ma quale operatore culturale determinante nei processi che portano a realizzare gli spettacoli.

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L’ABRUZZO RIPARTE ANCHE CON L’ARTE. LTBF DONA 400 TESTI AL MU.SP.A.C.

Pubblicato da Irene Pivetti il 10 marzo 2011


LTBF Onlus ha donato oltre 400 libri di testo al MU.SP.A.C., Museo Sperimentale di Arte Contemporanea, situato nel centro storico dell’Aquila, per ricreare la biblioteca distrutta dal terremoto del 6 aprile 2009. Ricevuti in dono da ArtArchivio ‘900, Centro di Documentazione Biografica, LTBF Onlus ha così voluto contribuire alla rinascita della biblioteca del MU.SP.A.C e alla salvaguardia del patrimonio artistico della città.

«Ringrazio il presidente Irene Pivetti e la sua fondazione, Learn To Be Free Onlus, per aver donato oltre 400 libri di testo alla biblioteca del MU.SP.A.C, vanto della Regione Abruzzo, distrutto durante la catastrofe e il cui materiale è ancora sepolto sotto le macerie. È un centro di grande rilevanza artistica – ha dichiarato il prof. Enrico Sconci, direttore del MU.SP.A.C. e presidente del Centro Multimediale Quarto di Santa Giusta – e grazie agli aiuti stiamo costituendo una nuova sede per continuare il nostro lavoro al servizio della cultura e dell’Arte». Nel giorno dedicato all’amore, LTBF Onlus riconferma la sua solidarietà nei confronti della comunità abruzzese. Data questa che ricorda l’iniziativa dello scorso anno, La notte di San Valentino”, uno speciale Tv di fund raising condotto da Irene Pivetti a favore della ricostruzione di impianti sportivi a San Gregorio, piccolo centro in provincia dell’Aquila duramente colpito dal sisma.