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MEMORY OF L’AQUILA in ricordo del 6 aprile 2009

6 - 7 Aprile 2009

Programma
Ore 18,00: installazione dell’artista Francesco D’Incecco
“Generatio Aequivoca”, con presentazione di Marcello Gallucci
Formatosi all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, Francesco D’Incecco ha imparato ad esercitare la sua personalità artistica nel rimuovere le barriere tra le diverse culture, le diverse competenze delle varie discipline, per individuare un plausibile terreno comune di intervento, retto da contaminazioni linguistiche e metodologiche che si integrano nel dar forma a manufatti di raro fascino, divertito ed inquietante insieme.
Per l’occasione l’artista installerà i suoi manichini, risultato di un assemblaggio di materiali e oggetti di recupero già consumati dalla storia o dall’uso. Come si legge nel testo di presentazione di Marcello Gallucci, i manichini di D’Incecco “non nascondono la loro storia; c’è anzi un insistito orgoglio nel conservare traccia della paccottiglia, se non proprio del pattume, da cui derivano. Non forme, ma traslati di forme, esitano nel nostro tempo per un attimo, tanto per sbalordirci della loro capacità di essere e non essere ciò che vediamo”.
Marcello Gallucci, docente di Storia dello Spettacolo dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, interverrà all’inaugurazione.

ore 19,00
“Mille e una di queste notti”
Prima proiezione pubblica del video dell’artista Gea Casolaro,
dedicato alla città dell’Aquila

In collegamento con l’artista da Addis Abeba.
Testimonianze di lavoro dei partecipanti al progetto: Nora Concordia, Sandro Francavilla, Roberta Vacca.
Gea Casolaro, artista di rilievo internazionale, da sempre attenta a indagare le verità che si nascondono dietro le immagini, ha realizzato opere e video in varie parti del mondo e capitali europee attraversando vari territori culturali, scavando e approfondendo con le sue riflessioni critiche, gli aspetti antropologici, sociali e politici delle diverse comunità.
Il video, presentato per la prima volta al pubblico in questa occasione, è stato dedicato dall’artista alla tragedia dell’Aquila ed è stato realizzato nella notte di capodanno del 31 dicembre 2011, esattamente mille notti e un giorno dopo la tragedia, per rendere omaggio alla città ferita.
Mentre tutti festeggiavano la fine dell’anno Gea Casolaro, con grande determinazione, in una notte gelida e ventosa, con la collaborazione di operatori e professionisti ha realizzato il suo lavoro nei vicoli deserti del centro storico “per ricordare la situazione ancora stagnante e al tempo stesso per dare sostegno e speranza agli abitanti della città”.
Si tratta di un viaggio della memoria nel cuore della città, che ci proietta oltre la consapevolezza della tragedia. E’ come rivivere la notte del 6 aprile, in un tempo sospeso tra la veglia e il sonno. Suoni ovattati e voci lontane accompagnano le immagini delle strade care agli aquilani, con le case ancora crollate, lesionate, ferite, puntellate e per troppo tempo abbandonate. Come all’interno di un tunnel siamo coinvolti emotivamente in un percorso individuale e collettivo, con la speranza di trovare una via di uscita, un approdo, una speranza di rinascita. In queste immagini ogni cittadino può ritrovare se stesso, la propria storia, la propria identità.

 

 

 

locandina programma 6 e 7 aprile 2013
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L’ECCEZIONE E LA REGOLA visioni contemporanee sull'opera di Bertolt Brecht

24 marzo - 20 aprile 2013

Mostra a cura di:
Martina Sconci e Francesca Campli

Opere di:
Collettivo Aurora Meccanica, Gea Casolaro, Francesca Checchi, Matteo Fato

 

 

Partendo dall’analisi e dalla lettura di “L’Eccezione e la Regola”, opera teatrale che Bertolt Brecht scrisse nel 1930 ma che risulta oggi quanto mai attuale, gli artisti Gea Casolaro, Francesca Checchi, Matteo Fato e il collettivo auroraMeccanica interpreteranno, ognuno con i propri media, il pensiero e l’arte del grande drammaturgo tedesco.
Già dal titolo si percepisce che siamo di fronte a qualcosa di nuovo: solitamente c’è prima una regola e poi la sua eccezione, ma qui i termini sono invertiti per introdurre una critica al mondo capitalistico e denunciare una lotta fra classi che, nel testo di Brecht, sembra non trovare possibilità di soluzione. Nel coro finale gli attori cantano “ […] ciò che è abituale, ciò che succede ogni giorno […] anche quello che ormai è consueto, trovatelo strano!”. Ciò che sembra eterno, accettato senza esitare, va comunque analizzato e messo in discussione, esorta Brecht. Molti i casi in cui le sue parole hanno assunto un valore profetico, ed è forse questo il motivo per cui oggi, nel mezzo di una crisi globale – che certo non è soltanto economica ma anche di pensiero – gli artisti devono tornare a riflettere su questi temi. Ognuno di loro offrirà una personale visione contemporanea dell’opera teatrale, tracciando un fil –rouge in cui è possibile ritrovare vari punti in comune con alcune delle innovazioni teatrali di Brecht come lo straniamento, la caduta della quarta parete, lo stile compositivo del testo e la relazione sulla scena con la musica e con elementi grafici. Ciò che si chiede allo spettatore è di riflettere e porsi delle domande: quali sono oggi le regole dalle quali siamo – spesso inconsapevolmente – soggiogati? E quali le eccezioni che sempre più finiscono per raffigurare situazioni strane, diverse, inconsuete, invece di possibili alternative o vie d’uscita? In che modo l’arte oggi può rappresentare “l’eccezione”?

leggi il testo completo dell’opera Come bere un bicchiere d’acqua

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FRANCESCO PRODE IN CONCERTO a cura della Società Aquilana dei concerti "B. Barattelli"

17 Marzo 2013

Nell’ambito dei concerti dedicati alle performances musicali, il giovane pianista romano Francesco Prode, ospite della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” presenta un programma molto particolare in svolgimento presso il Museo Sperimentale di Arte Contemporanea Mu.Sp.A.C.

 

Francesco Prode dal 2005 collabora con Karlheinz Stockhausen e inizia a svolgere un’intensa attività di studio e di ricerca, mirata all’esecuzione di numerose composizioni contemporanee sia come solista che con formazioni cameristiche, offrendo esecuzioni di raffinata sensibilità e altissimo livello tecnico. Dal 2009 al 2010 é pianista della PMCE, Parco della Musica Contemporanea Ensemble, fondato dalla Associazione Musica per Roma presso l’Auditorium Parco della Musica. Il programma prevede due omaggi di G.F.Haas, uno a J.M.Hauer e l’altro a Ligeti, entrambi per due pianoforti accordati a un quarto di tono di differenza. Quindi il “Tombeau de Messiaen per tastiera ed elettronica del 1994 di Jonathan Harvey, per passare al clavicembalo con una Toccata di Frescobaldi e la “Musica Ricercata” di Ligeti.

 

La proposta esecutiva è molto particolare, come racconta il Direttore Artistico della Barattelli, Guido Barbieri: “Francesco Prode, uno dei pianisti più sensibili e raffinati della scena italiana, attentissimo ai linguaggi, ma anche alle contraddizioni, della contemporaneità. E per accogliere questo esperimento la sala del Muspac, grazie alla paziente disponibilità di Enrico Sconci, ha prima di tutto cambiato faccia: via le sedie, via il palcoscenico, via alcuni quadri. Al loro posto un piccolo “museo” della tastiere, antiche e moderno: sulla sinistra due pianoforti a coda, sulla destra un clavicembalo, al piano superiore una tastiera digitale. Accanto a ogni “oggetto musicale” un’opera d’arte: un dipinto, un video, una installazione. Queste tre “centri di attrazione” sono le stazioni di un itinerario che il pubblico è invitato a seguire senza regole e senza doveri (se non quello dell’ascolto…). Durante il primo pezzo in programma ognuno potrà prendere posto in un punto qualsiasi della sala: appoggiato ai muri, seduto per terra, intorno o a lato del pianoforte. Al termine il pianista camminante si sposterà ad un altro strumento e tutti lo potranno seguire, oppure rimanere al loro posto, per ascoltare, da vicino o da lontano, il pezzo successivo, E così fino alla fine della promenade, seguendo il flusso del suono nello spazio, ma mutando ogni volta posizione e punto di ascolto…In questo modo ogni brano verrà “visto” da un’angolazione differente e ogni opera d’arte verrà “ascoltata” con occhi diversi. Il trionfo della perfetta sinestesia…”

 

 

 

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ARTeCINEMA Rock Star Films

06 febbraio - 16 marzo 2013

Il MU.SP.A.C. comincia il nuovo anno di attività riprendendo la rassegna di ARTe CINEMA che riscuote sempre un gran successo di pubblico. Il nuovo ciclo è dedicato ai grandi miti del Rock raccontati da sei registi diversi. Ogni proiezione è preceduta da un aperitivo a cura di MUSPAKITCHEN.

 

Il primo appuntamento è il 6 febbraio con “No Direction Home”, film documentario di Martin Scorsese dedicato alla grande figura di Bob Dylan.

Il 13 febbraio è dedicato al grande gruppo “The Doors” raccontato da Tom Di Cillo nel film intitolato “When You’re strange”, un viaggio che ripercorre tutta la loro carriera artistica fino alla morte di Jim Morrison, il tutto raccontato con materiale ad oggi inedito.

Il 20 febbraio Alan Parker in “The Wall” racconta la follia del protagonista Pink, rock star con problemi di droga che cerca di combattere con i suoi muri psicologici. Il tutto accompagnato dalle favolose musiche dei Pink Floyd.

Il 27 febbraio i protagonisti sono i Rolling Stones in “Shine a light” film documentario del 2008 diretto da Scorsese e che documenta il famosissimo concerto realizzato nel 2006 al Bacon Theatre di New York.

Il 6 marzo “Control” del fotografo Anton Corbijn racconta la tragica storia di Ian Curtis, carismatico leader dei Joy divisino, morto suicida a 23 anni.

A chiudere la rassegna il lungometraggio animato a “Yellow Submarine” dedicato ai Beatles con le illustrazioni di Heinz Edelman: un’animazione che dipinge paesaggi psichedelici in cui si mischiano surrealismo e pop art.

 

PROGRAMMA:

 

Mercoledì 6 febbraio
No Direction Home: Bob Dylan
Regia di Martin Scorsese

 

Mercoledì 13 febbraio
When You’re Strange: a Film About The Doors
Regia di Tom DiCillo

 

Mercoledì 20 febbraio
Pink Floyd The Wall
Regia di Alan Parker

 

Mercoledì 27 febbraio
Shine a light
Regia di Martin Scorsese

 

Mercoledì 6 marzo
Control
Regia di Anton Corbijn

 

Mercoledì 13 marzo
The Beatles.Yellow Submarine
Regia di George Dunning

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LEM LEM – LIBERI ESPERIMENTI MUSICALI Concerto di Margherita Vicario

17 Dicembre 2012

Presso il Mu.Sp.A.C. Margherita Vicario ha presentato “LEM LEM – Liberi Esperimenti Musicali”, spettacolo di teatro-canzone, da lei scritto e musicato.

 

con
Margherita Vicario – voce , chitarra, tastiera
Tommaso Venanzi – violoncello
Francesco Criscuoli – contrabbasso

 

 

“Lem Lem è un pasticcio di Teatro Canzone con un pianoforte e un contrabbassone.
Una lasagna di canzoni, la si cuoce in un’oretta.
Si assaggiano sogni, gaffe e aspirazioni di donne sposate e uomini in cravatta.
É comunque un esperimento: nessuno mi ha mai detto “Mmm…buona, fanne per cento!” e poi l’ho preparata a mani nude e alcune cose, infatti, mi sa che sono ancora crude, ma mi andava di farlo e posso dirvi che ci ho messo un merlo, un pettirosso, uno che fa il gradasso, un padre stanco dal lavoro, un tradimento senza decoro e poi baci, sciarpe e treni in partenza, tutto quello che avevo in credenza.

É un racconto dove sono le canzoni a costituire il tessuto narrativo.
Protagonista una ragazza. I diversi personaggi che incontra, con cui parla, i consigli che riceve, le sbronze, i sogni notturni, le supposizioni, gli approcci con nuovi ragazzi, nuovi possibili amanti, sono tradotti in musica. Anzi in liberi esperimenti musicali”(M.Vicario)

Attrice, cantante e compositrice, Margherita ha lavorato in serie tv e al cinema e ha scritto e interpretato canzoni per serie tv, film e spot televisivi.

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