MUSEO VIVO DELLA CITTA' 13 maggio 2019

MUSEO VIVO DELLA CITTA’ TERRITORIO terza mostra

13 - 19 Maggio 2015

Presso la sede del MU.SP.A.C. si inaugurerà la mostra “Museo vivo della città territorio”, prima iniziativa della manifestazione “LA CHIAVE DELL’ARTE”, comprendente una serie di eventi che si alterneranno per tutto il mese di maggio e che rientrano all’interno del progetto RI-GENERAZIONI, promosso dal Comune dell’Aquila, Settore Politiche Sociali.

Simbolo della manifestazione è stata la chiave rossa del logo del MU.SP.A.C., oggetto emblematico in grado di aprire porte alle porte di accesso alle cose più preziose di questo mondo. Questa chiave della creatività, che appartiene a tutti gli uomini, è strumento indispensabile per la ricerca e la sperimentazione, rappresenta il cuore del cambiamento, in quanto legata a principi morali e spirituali. Ci permette di aprire le porte di tutte le nostre iniziative, stabilendo senza nostalgie regressive, una continuità con le famose manifestazioni d’arte che hanno animato la città negli anni Sessanta e Settanta.

L’esposizione “Museo vivo della città territorio” ha avuto come obiettivo principale quello di raccogliere e analizzare i diversi materiali documentari (cartografie, foto, rilievi, libri, riviste, cataloghi e video della biblioteca e videoteca del MU.SP.A.C.) che, legati alla storia dei beni culturali e artistici della città, sono custoditi nel museo. Questo grande archivio rappresenta – insieme alle molte opere già esistenti e alle altre che si stanno scoprendo sotto le macerie, che prima erano in ombra, isolate, separate dalla nostra coscienza collettiva – una base conoscitiva necessaria per la ricostruzione della città.

E’ stato esposto il materiale d’archivio e le pubblicazioni realizzate dalla nostra Associazione, compresi i cataloghi, le interviste ART E TRA e i fascicoli di ARTE CITTA’ riguardanti il ciclo di conferenze tenute nel 1986 del prof. Raffaele Colapietra su Storia della Città, dal titolo “Forma urbana dell’Aquila dal Medioevo al ‘700”.

Tale lavoro di conoscenza, studio e analisi, di tutela, conservazione, valorizzazione e riuso degli spazi monumentali della città e del territorio è finalizzato anche all’organizzazione e costruzione di un sistema di saperi unitario, strettamente collegato al mondo scolastico, accademico e universitario, per l’elaborazione di proposte progettuali e di un piano strategico di ricostruzione partecipata, di rinascita e di sviluppo della città dell’Aquila.

Crediamo cioè che le modalità stesse della ricostruzione, del centro come periferia urbana, possano rappresentare un valore solo se si sapranno leggere ed analizzare quegli stessi valori di qualità urbana espressa dall’architettura del nostro Centro storico.

Senza un reale progetto di tutela della nostra identità culturale e artistica, senza un’attenzione della memoria storica, senza investire nella formazione e nelle capacità professionali, si rischia di ricostruire un nuovo territorio senza un futuro storico e di conseguenza, senza sviluppo culturale e artistico, turistico ed economico.

Con la “chiave dell’arte” è possibile rientrare metaforicamente nei palazzi monumentali, nelle piazze, nelle chiese del centro storico, da intendere come “una grande casa”, da poter “riabitare” nel senso pieno della parola, stando in pace in un luogo protetto, come fosse “una grande opera d’arte” che deve essere naturalmente tutelata e valorizzata. Per questo crediamo che in una città storica, ricca di tanti tesori d’arte e con radici culturali profonde, per ricostruire la memoria collettiva, non possa mancare questa specifica sezione di un Museo della città, su cui da diversi anni stiamo lavorando. Insieme al Comune e alle principali istituzioni culturali, pubbliche e private, vorremmo anche noi contribuire a mettere abilmente quell’ultima pietra, una chiave di volta che possa assicurare e rappresentare la dignità di un’opera finita, come quella dell’intera città, che dovrà rinascere non solo fisicamente, ma soprattutto dal punto di vista civile, sociale e artistico. Tutto ciò sarà possibile solo se si sapranno mettere in gioco, con sapiente equilibrio, le forze materiali e spirituali, per collegare passato e presente, antichità e modernità, tradizione e sviluppo.

Ad accompagnare la mostra, un’anteprima dell’esposizione fotografica di Marco Equizi dal titolo “L’Aquila Risorge. Segnali di una ricostruzione”, che intende testimoniare gli sviluppi di una città in ricostruzione: “Solo piccoli acuti nelle strade ora di nuovo rumorose grazie ai martelli pneumatici, ai trapani, ai demolitori; un processo che continuerà nel tempo, fino a donarci un posto totalmente rimesso a nuovo dove vivere, dove coltivare nuovi sogni per noi e per le generazioni future” (M. Equizi).

locandina MUSEO VIVO DELLA CITTA' 13 maggio 2019
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ERRI DE LUCA NewsTown

11 Aprile 2015

Il MU.SP.A.C. nell’ambito della campagna di autofinanziamento “Sostieni la tua voce”, “NewsTown” ha organizzato un incontro con lo scrittore Erri de Luca. Si è discusso de “La parola contraria”, il pamphlet che trae origine da un’intervista del settembre 2013 nella quale lo scrittore sosteneva che “la Tav andava sabotata” e che i danneggiamenti ai cantieri “erano necessari”. A causa di queste parole, De Luca è stato incriminato dalla procura di Torino per istigare a delinquere dopo la denuncia della Ltf, la società italiana e francese incaricata di costruire il tratto ferroviario Torino-Lione.

“Non è in discussione la libertà di parola”, ha spiegato De Luca. “Quella ossequiosa è sempre libera e gradita. Sarà in discussione la libertà di parola contraria, incriminata per questo. Per questo diritto sto nell’angolo degli imputati. Ho detto le mie convinzioni a un organo di stampa e i pubblici ministeri le hanno fatte rimbalzare su tutti gli altri. Se quelle frasi istigavano, la pubblica accusa le ha divulgate molto di più, ingigantendole e offrendo loro un ascolto di gran lunga maggiore. Quelle parole dette a voce al telefono sono state messe tra virgolette e dichiarate capo d’imputazione. Quelle virgolette attorno alle mie parole sono delle manette. Non posso liberarle da lì, ma quelle manette non hanno il potere di ammutolirle. Posso continuare a ripeterle e da quel mese di settembre 2013 lo sto facendo su carta, all’aria aperta e ovunque. Se la mia opinione è un reato, continuerò a commetterlo”.

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DISGRAZIATI, CIALTRONI E BUFFONI SENZA CORTE spettacolo di e con Daniele Parisi e Luca Avagliano

19 Marzo 2015

“Disgraziati cialtroni e buffoni senza corte” è uno spettacolo non spettacolo: un avanspettacolo. E’ un mettersi alla prova, un concerto di canzoni, scene a canovaccio, improvvisazioni con il pubblico, personaggi variegati e d esperimenti di narrazione dadà. Un Varietà senza lustrini e paillettes, ma popolare e di tradizioni, perché nulla si crea e molto si distrugge: quindi recuperiamo e ricostruiamo. Due attori, Daniele Parisi e Luca Avagliano, una chitarra, un ukulele, un pupazzo, qualche parrucca, vestiti e assurdi oggetti di scena.

I due registi / attori dopo essersi diplomati all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico sono entrati a far parte della compagnia teatrale The Kitchen Company diretta da Massimo Chiesa. Dopo varie tourneè e spettacoli teatrali nel 2011 l’incontro con Paolo Rossi ha cementificato la collaborazione artistica dei due attori. Partendo dal recupero della tradizione italiana di teatro popolare Parisi e Avagliano hanno costruito lo spettacolo partendo da un canovaccio, secondo la più nobile tradizione della commedia dell’arte, per andare poi a strutturare drammaturgicamente l’azione scenica. Quello proposto è un chiaro tentativo di scrittura di scena, che parte da necessità sceniche concrete. L’ironia e la comicità sono stati elementi essenziali della pièce teatrale che è stata proposta, talvolta coinvolgono l’uditorio presente in sala rendendo unica e irripetibile (nel senso di non replicabile) la singola recita.

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RI-CREAZIONE laboratori didattici

16 - 19 Febbraio 2015

RI-CREAZIONE è il titolo dei laboratori didattici che il MU.SP.A.C. propone annualmente e dedica agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado. I bambini, attraverso un’attività didattica che coniuga contenuti storici e artistici, hanno avuto la possibilità di sviluppare le proprie conoscenze in merito al tema proposto nell’espressività contemporanea.

“Un bambino creativo è un bambino felice e autonomo”: più che uno slogan, un assioma che riassume la metodologia dell’artista e designer Bruno Munari, ideata per la pinacoteca di Brera nel 1977. Un’intuizione felice che ha concretizzato un metodo che permette ai ragazzi di scoprire le diverse tecniche fondamentali con un approccio ludico, non con una finalità artigianale – produttiva, ma recuperando la spontaneità del gioco, del “fare con divertimento”. Per ottenere il risultato, come dichiarava Munari, di  “occorre che il bambino “scopra” quello che deve sapere”.

Il laboratorio “Giocare con l’arte” prepara i bambini anche a “vedere”, possono comprendere vedendo, toccando, provando, “realizzando” uno spazio appositamente ideato per loro. Nello spazio del museo possono recepire e sperimentare le “regole del gioco”. Queste regole riguardano  l’apprendimento delle tecniche pittoriche, dalle più semplici alle più complesse, passando gradualmente dal disegno infantile, sempre pieno di fantasia e inventiva, alla scoperta di varie tecniche, fino alla progettazione vera e propria. Si cercherà di sviluppare l’estro e la logica, per sviluppare la propria personalità e dar corpo a qualcosa che comunichi un messaggio personale. Fondamentale non è l’opera conclusa, ma i procedimenti attraverso cui si può raggiungere l’opera. “Nessun modello da copiare, ma tecniche da imparare per progettare quello che si vuole”.

 

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STORIA DI UN’ACCADEMIA DI BELLE ARTI inaugurazione della mostra con Achille Bonito Oliva

21 gennaio 2015

In occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2014/2015 dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila
con la presenza del prof. Achille Bonito Oliva

il MU.SP.A.C. presenta
STORIA DI UN’ACCADEMIA DI BELLE ARTI

 

Programma
ore 15.30 Apertura mostra
Presentazione del documentario
“Vitalità del negativo nell’arte italiana 1960/70”
di ACHILLE BONITO OLIVA

 

ore 16.00 video su CARMELO BENE
video su “Gran Serata Futurista”
di FABIO MAURI

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