Presso la sede del MU.SP.A.C. si inaugurerà la mostra “Museo vivo della città territorio”, prima iniziativa della manifestazione “LA CHIAVE DELL’ARTE”, comprendente una serie di eventi che si alterneranno per tutto il mese di maggio e che rientrano all’interno del progetto RI-GENERAZIONI, promosso dal Comune dell’Aquila, Settore Politiche Sociali.
Simbolo della manifestazione è stata la chiave rossa del logo del MU.SP.A.C., oggetto emblematico in grado di aprire porte alle porte di accesso alle cose più preziose di questo mondo. Questa chiave della creatività, che appartiene a tutti gli uomini, è strumento indispensabile per la ricerca e la sperimentazione, rappresenta il cuore del cambiamento, in quanto legata a principi morali e spirituali. Ci permette di aprire le porte di tutte le nostre iniziative, stabilendo senza nostalgie regressive, una continuità con le famose manifestazioni d’arte che hanno animato la città negli anni Sessanta e Settanta.
L’esposizione “Museo vivo della città territorio” ha avuto come obiettivo principale quello di raccogliere e analizzare i diversi materiali documentari (cartografie, foto, rilievi, libri, riviste, cataloghi e video della biblioteca e videoteca del MU.SP.A.C.) che, legati alla storia dei beni culturali e artistici della città, sono custoditi nel museo. Questo grande archivio rappresenta – insieme alle molte opere già esistenti e alle altre che si stanno scoprendo sotto le macerie, che prima erano in ombra, isolate, separate dalla nostra coscienza collettiva – una base conoscitiva necessaria per la ricostruzione della città.
E’ stato esposto il materiale d’archivio e le pubblicazioni realizzate dalla nostra Associazione, compresi i cataloghi, le interviste ART E TRA e i fascicoli di ARTE CITTA’ riguardanti il ciclo di conferenze tenute nel 1986 del prof. Raffaele Colapietra su Storia della Città, dal titolo “Forma urbana dell’Aquila dal Medioevo al ‘700”.
Tale lavoro di conoscenza, studio e analisi, di tutela, conservazione, valorizzazione e riuso degli spazi monumentali della città e del territorio è finalizzato anche all’organizzazione e costruzione di un sistema di saperi unitario, strettamente collegato al mondo scolastico, accademico e universitario, per l’elaborazione di proposte progettuali e di un piano strategico di ricostruzione partecipata, di rinascita e di sviluppo della città dell’Aquila.
Crediamo cioè che le modalità stesse della ricostruzione, del centro come periferia urbana, possano rappresentare un valore solo se si sapranno leggere ed analizzare quegli stessi valori di qualità urbana espressa dall’architettura del nostro Centro storico.
Senza un reale progetto di tutela della nostra identità culturale e artistica, senza un’attenzione della memoria storica, senza investire nella formazione e nelle capacità professionali, si rischia di ricostruire un nuovo territorio senza un futuro storico e di conseguenza, senza sviluppo culturale e artistico, turistico ed economico.
Con la “chiave dell’arte” è possibile rientrare metaforicamente nei palazzi monumentali, nelle piazze, nelle chiese del centro storico, da intendere come “una grande casa”, da poter “riabitare” nel senso pieno della parola, stando in pace in un luogo protetto, come fosse “una grande opera d’arte” che deve essere naturalmente tutelata e valorizzata. Per questo crediamo che in una città storica, ricca di tanti tesori d’arte e con radici culturali profonde, per ricostruire la memoria collettiva, non possa mancare questa specifica sezione di un Museo della città, su cui da diversi anni stiamo lavorando. Insieme al Comune e alle principali istituzioni culturali, pubbliche e private, vorremmo anche noi contribuire a mettere abilmente quell’ultima pietra, una chiave di volta che possa assicurare e rappresentare la dignità di un’opera finita, come quella dell’intera città, che dovrà rinascere non solo fisicamente, ma soprattutto dal punto di vista civile, sociale e artistico. Tutto ciò sarà possibile solo se si sapranno mettere in gioco, con sapiente equilibrio, le forze materiali e spirituali, per collegare passato e presente, antichità e modernità, tradizione e sviluppo.
Ad accompagnare la mostra, un’anteprima dell’esposizione fotografica di Marco Equizi dal titolo “L’Aquila Risorge. Segnali di una ricostruzione”, che intende testimoniare gli sviluppi di una città in ricostruzione: “Solo piccoli acuti nelle strade ora di nuovo rumorose grazie ai martelli pneumatici, ai trapani, ai demolitori; un processo che continuerà nel tempo, fino a donarci un posto totalmente rimesso a nuovo dove vivere, dove coltivare nuovi sogni per noi e per le generazioni future” (M. Equizi).