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NOTE DI GUSTO San Valentino a modo nostro

A cura di Slow Food L'Aquila

14 febbraio 2016

Dopo il successo dello scorso anno, la Condotta dell’Aquila si appresta a festeggiare un altro San Valentino “a modo nostro”, con un programma d’eccezione.
Grazie al patrocinio del Conservatorio “A. Casella” e alla collaborazione del Museo Sperimentale di Arte Contemporanea dell’Aquila, vi presenteremo “Note di gusto” di Roberta Vacca, un musimenù per voce, due flauti e quintetto d’archi, che propone l’esecuzione e la degustazione di pietanze musicate tratte dalla tradizione culinaria italiana, con la direzione musicale del Maestro Mario Ancillotti e la voce del soprano Silvia Tocchini.

“Cosa bolle in pentola? Anche i musicisti, da tempi remoti, se lo chiedono… La mia curiosità, in un periodo assolutamente multietnico in cui la globalizzazione stile fast food sembra comunque ‘dominante’, si è spinta a rintracciare la ‘tonicità’ (ricostituente) di alcuni ingredienti locali a me particolarmente cari. Attraverso un piccolo percorso eno-gastronomico ho voluto evidenziare alcune peculiarità linguistiche regionali che, associate a sotterranee citazioni di musica popolare, ‘armonizzano’ gli appetiti secondo vari..gusti! (Roberta Vacca)

Alla serata parteciperà il maestro Dario della Porta, con un intervento sulla “Gastronomia nella Musica”, mentre gli esecutori delle “Note di gusto” saranno:
Silvia Tocchini (soprano), Giampio Mastrangelo (flauto I), Mario Ancillotti (flauto II e direzione), Fabrizio Casu (violino I), Annalisa Sebastiani (violino II), Sabatino Servilio (viola), Francesco Sorrentino (violoncello), Mariano Innocenzi (contrabasso)

san valentino 2016
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MILONGA NEGRA DI CARNEVALE El Tango y su Historia

05 Febbraio 2016

Il gruppo Negraflor, nell’ambito dell’evento “El Tango y su Historia” che si terrà a L’Aquila il 5 febbraio presso il Conservatorio Statale di Musica A. Casella, è felice di invitarvi alla MILONGA NEGRA di CARNEVALE che per l’occasione sarà ospitata nel bellissimo spazio del MU.SP.A.C. sempre in Piazza D’Arti (di fronte la Casa del Teatro)

Gli eventi della giornata seguiranno il seguente programma:

– 14.30: Workshop dal tema Elementi di tecnica comuni al Tango e alla Danza Classica – ingresso libero – presso il Consevatoro A. Casella di L’Aquila;

– 18.00: Concerto – ingresso libero – presso il Consevatoro A. Casella di L’Aquila;

– 21:30: Milonga Negra di Carnevale presso il MU.SP.A.C. in Piazza D’Arti a L’Aquila con il grande ritorno in consolle di Antonella Scidà Dj.

in collaborazione con:
Accademia Di Belle Arti (AQ)
Ass. Orch. Benedetto Marcello (TE)
Liceo Coreutico Melchiorre Delfico (TE)
Negraflor (AQ)

con:
Miriam Coelho – prima ballerina del corpo di ballo del teatro Colòn di Buenos Aires
Silverio Valeriani – Musicista ed autore
Massimiliano Caporale – pianoforte
Dario Flammini – bandoneòn
Gianfranco Lupidii – Violino
Emiliano Macrini . contrabbasso

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W l’ARTE CHE RIPARTE incontro con Luigi Ontani

18 Gennaio 2016

In occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2015/2016 dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, lunedì 18 gennaio 2016, alle ore 17.00, presso il MU.SP.A.C. Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea – dopo la cerimonia ufficiale che si svolgerà alle ore 11.00 presso il Teatro dell’Accademia – sarà presentato l’evento “Luigi Ontani W l’Arte che ripArte”.
Alla presenza dell’artista si terrà un incontro-dibattito a cui parteciperanno il Presidente dell’Accademia dott. Roberto Marotta, il Direttore prof. Marco Brandizzi, docenti, storici dell’Arte, studenti, artisti e operatori culturali.
Nell’arco della giornata saranno proiettati i film e i video di Luigi Ontani che Elena Volpato, responsabile della Collezione di Film e Video d’Artista della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, ha gentilmente concesso per l’occasione.

Elenco dei video:

– I super8 del 1969-1970
– La Favola Impropriata, 1970
– GaneshaMusa (acquario romano), 2001
– L’Ombrofago, 2010
– DisinCantoIconico (concesso dal Prof. Maurizio Finotto), 2015

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INVILOOP spettacolo teatrale di Daniele Parisi

03 Gennaio 2016

Per soddisfare la grande attesa dovuta ai fasti delle sue precedenti visite, il grande Daniele Parisi torna al MU.SP.A.C. con il suo nuovo, fantomatico spettacolo.

SINOSSI:
“La luna ti guarda, morsa del tempo alla gola, portone di casa sua”.
Un uomo, sotto la morsa stringente del tempo, esita davanti al portone di un palazzo.
Si spalanca il suo immaginario: la dispersione dell’amore liquido, il vincolo soffocante dell’essere in due, l’inferno della solitudine.
Vicende e personaggi spuntano fuori come cellule impazzite:
a Michelino piace giocare a pallone, a Robertina no.
Nel cuore della notte c’è chi fa fitness e chi pulisce casa imprecando per uno strofinaccio in nome di un’esistenza migliore.
Ci si chiede come stare al mondo e come purificarsi l’anima lavandosi giorno e notte.
Gli intrecci amorosi di Susanna coinvolgono le turbe di Tiziano e la vecchiaia di Gaudenzio, passando per le pratiche sessuali di Luigino la merda.
Mentre Lola pontifica sui capelli di Gustavo, a Gustavo nessuno passa il pallone.
Dalla vicenda se ne ricava un bestiario di umanità esilarante e ossessiva.”

PATRIA

PATRIA film di Felice Farina

22 Dicembre 2015

All’interno della rassegna ART e CINEMA di PLAY MUSPAC, il regista FELICE FARINA presenterà al pubblico il suo film PATRIA, con FRANCESCO PANNOFINO, ROBERTO CITRAN, CARLO GIUSEPPE GABARDINI.
Il film è ispirato all’omonimo libro di ENRICO DEAGLIO.

NOTE DI REGIA:

Il libro da cui è nata l’idea del film l’ho comprato appena uscito, nel 2008, citato da qualcuno in un’ennesima serata di discussioni sull’anomalia politica berlusconiana.

Le perplessità si stavano facendo universali, così come la sensazione di un cambiamento ormai irrimediabile; molti di conseguenza riflettevano, o cercavano di ricordare, cosa fosse successo.

Il bisogno di comprendere e di raccontare in qualche modo il Paese si è condensato d’istinto nelle emozioni della lettura, nel racconto di trent’anni di turbinosi cambiamenti che cercano di rispondere alla domanda che i due personaggi protagonisti si pongono all’inizio del film: “come siamo finiti così?”

Un arco di tempo così lungo e denso di fatti importanti non si può raccontare nel tempo di un film : questa regola di buonsenso era l’ostacolo da superare. Ho pensato di tradire le forme del documentario con un esperimento, inseguendo una traccia un archetipa della mia filmografia preferita, che è la prima parte di Hiroshima mon amour di Resnais.

Quel modo di legare i frammenti di repertorio allo svolgersi di un racconto presente, quel tentare di fonderli in una sola cosa sincronizzando le emozioni della memoria storica con quelle dell’azione scenica. Il risultato è confuso, come confuso è l’oceano di ombre e luci della memoria. Durante il montaggio abbiamo scelto di affidarci sempre più a questa confusione invece di contrastarla; abbiamo evitato di affibbiare ai personaggi ricordi o evocazioni, e ricercato invece i modi possibili perché fossero questi ultimi a rivelare la loro anima.

 

 

Felice Farina

PATRIA di Felice Farina