De Rubeis Francesca

De Rubeis Francesca

De Rubeis Francesca

Francesca De Rubeis nata a Ortona a Mare nel 1978 vive e lavora a Roma.

Mostre personali

2011 -“VERONICHE”, a cura di Valentina Trisolino, Galleria Gallerati, Roma; 2008– “FRANCESCA DE RUBEIS” curata da Sabrina Vedovotto, presso la MicroGalleria, Accademia di Belle Arti L’Aquila; 2007 -“HAI VISTO MAI”, curata da Sabrina Vedovotto, Galleria Officina 14, Roma; 2005 -“FRANCESCA DE RUBEIS”, Galleria  Pictura, Dordrecht, Holland; 2003 -“LUI, LEI E L’ARTE”, curata da Angelo Capasso, Galleria Pio Monti, Roma; 2002 -“FRANCESCA DE RUBEIS & MATTEO FATO”, curata da Tullio Ponziani, Galleria Cesare Manzo, Pescara.

Mostre collettive

2010 – “06-FUORI 4”, a cura di Valentina Trisolino, Galleria Gallerati Roma – “JUNKSPACE” mutazioni del territorio aquilano, Slideshow, Galleria S.T.,Roma. – “Zona Rossa”, a cura di A. Maiorano e C. Reggio, Galleria OR, Genova. – “5th International Student Triennal”, Marmara University Istanbul, Turchia. – “GODART 2010”, a cura di Enzo de Leonibus, Museo Laboratorio ex Manifattura Tabacchi, Città Sant’Angelo, Pescara; 2009 – “OCCHI ROSSI”, festival indipendente di fotografia, csoa Forte Prenestino, Roma. – “GODART 2009”, a cura di Enzo de Leonibus, Museo Laboratorio ex Manifattura Tabacchi, Città Sant’Angelo, Pescara. – “USINE DE REVES”, 26cc spazio per l’arte contemporanea, Roma; 2008 – “DONO I” a cura di Anna Maiorano e Cristina Reggio, MICROGalleria, Accademia Belle Arti L’Aquila. – “VERSUS XIV” a cura di Francesca Referza, centro per l’arte contemporanea VELAN, Torino. –  “Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediteraneo”, Bari, Puglia. – “GODART 2008”, Museo Laboratorio ex Manifattura Tabacchi, Città Sant’Angelo, Pescara. – “Athens Video Art Festival”, Atene, Grecia; 2007  -“GODART” ,Museo Laboratorio Città Sant’Angelo, Pescara -“BAGAGLIO DA VIAGGIO 2 – APPUNTI DA UN LUOGO”, Media Lab Madrid, Museo Conte-Duque, Madrid; 2006 –  “PREMIO RAZZANO III EDIZIONE”, Benevento. – “CONUSCITE”, a cura di Chiara Matarazzo, Castelbasso. – “AC/DCC, ZONE FRANCHE”, a cura di Sabrina Vedovotto e Enzo de Leonibus,   Museo Laboratorio, Città Sant’ Angelo, Pescara. – “ UTOPIA”, a cura di Erica Di Febo,Marta Martella,Marzia Renzetti, Museo Vittoria Colonna, Pescara. – “GODART”,Museo Laboratorio Città Sant’Angelo, Pescara – “I  LOVE ABRUZZO”, Ex Mercato Ortofrutticolo, Pescara.- “MIART”, Galleria Antonio Battaglia, Milano. – “RIPARTE, NAPOLI 2006”, Galleria Antonio Battaglia, Hotel Excelsior Napoli; 2005 -“UNIMOVIE 2005”, 9° festival internazionale di video e cortometraggi, Museo Laboratorio  Città Sant’Angelo, Pescara.
Premi: 2008/2009 – Premio Pagine Bianche d’Autore, come opera finalista, Copertina regione Abruzzo; 2007 – Premio Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, regione Abruzzo.


De Rubeis Francesca

Veronica

Stampa su carta baritata ai sali d’argento

15 x 22 cm

2011

 

L’opera è stata gentilmente donata dall’artista al MUSPAC, per la ricostituzione

della collezione permanente, gravemente danneggiata dal sisma del 6 aprile 2009

“Il contorno non è un accessorio: è parte dell’opera. Ma fino a dove arriva il contorno, e quindi l’opera? Immagine, cornice, parete, galleria, via, quartiere, città. Stato, pure. E perfino continente. L’opera è quello che si dice e come lo si dice, ma anche quando, e certamente dove. Per le opere della serie Veroniche, Francesca De Rubeis artista – giovane ancorché tutt’altro che inesperta – con legittimo orgoglio si impossessa idealmente degli spazi espositivi che volta a volta le contengono. L’asetticità solo relativamente perfetta dei luoghi è così il pretesto per spingersi oltre: che quelle fotografie monocrome – per quanto già compiute nella loro energia visibile – siano esibite entro sagome esasperate. Il gioco di sponda così messo in piazza dall’autrice è squisito: contenuti e forme si rincorrono come in un inedito girotondo concettuoso: l’identità e la femminilità non sono di per sé valori, come non lo sono il colore o l’incolore, la ridondanza o la neutralità. Nessun’entità al mondo – che la si veda oppure no – detiene virtù intrinseche: il pregio di ogni cosa dipende da quello che ci si fa, e come; e quando e dove.
In questo sentire, riconoscersi è un capirsi al volo: dirsi molte cose non serve. Né è utile, a ben riflettere, raccontarne troppe al pubblico: egli stesso contorno – si sa – può e deve, di fronte all’opera, decidere se farne parte o rimanere suo ignavo accessorio.”

Carlo Gallerati

con1

De Mitri Giulio

images

Nato a Taranto nel1952 è Professore Ordinario di Tecnica e tecnologia della pittura nell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. È tra gli artisti piu’ innovativi e sperimentali del Mezzogiorno d’Italia. La sua ricerca linguistica si pone, nel dibattito artistico contemporaneo, con il segno delle proprie origini dove materia e spirito uso appropriato di elementi naturali e di nuove tecnologie si fondono, tra progettualità e processo, in un rigoroso linguaggio iconico ed aniconico che sottende l’essenza poetica e concettuale dell’intero suo percorso creativo.
La sua attività si e’ manifestata da anni attraverso numerosi e significativi eventi, mostre, installazioni e performance, tenute in Italia e all’estero (XV Quadriennale di Roma; Evento collaterale ufficiale alla 52a Biennale di Venezia; Environmental Art Festival Lakonia: Arthumanature Topos 2007, Sparta, Grecia).

 

 

 

Sito web: www.giuliodemitri.com


con1

Senza titolo

Lightbox

Giulio De Mitri_Mediterraneo II_stampa in PVC su MDF_70 x 70cm_2010

Mediterraneo II

stampa in PVC su MDF

70 x 70cm

2010

 

L’opera è stata gentilmente donata dall’artista al MUSPAC, per la ricostituzione

della collezione permanente, gravemente danneggiata dal sisma del 6 aprile 2009.

Di Donato Marcello

Di Donato Marcello

RITRATTO

Marcello Di Donato Nato a Cava de’ Tirreni (SA) nel 1962, ha studiato Scenografia presso l’ “Accademia di Belle Arti ” di Napoli. A metà degli anni ‘80, ha scelto di dedicarsi alla fotografia, in special modo alle sperimentazioni con le tecniche fotografiche della polaroid sx-70. Nel corso degli ultimi due decenni, Marcello Di Donato è stato costantemente invitato ad esporre il suo lavoro in numerose gallerie pubbliche e private. È direttore di Hybrida contemporanea (galleria d’arte contemporanea). Vive e lavora a Roma.

 

 

Sito web: https://www.marcellodidonato.it


eva 3
eva 2
eva 1

Eva

trittico di foto stampate su tela

100 x 100 cm (per foto)

2005

Mostre personali 2011 “Junkspace”, Mlab, Roma
2010 “Lager”, 91mq, Berlino “Polaroids”, Palazzo Ruspoli, Cerveteri
“Destination anywhere”, La Porta Blu Gallery, Roma “Junkspace”, Mlac, Roma
2009 “L’occhio che cammina”, Melbookstore, Roma “Il confine della realtà”, Hybrida contemporanea, Roma
2008 “Vision notes” MUSPAC Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea , L’Aquila
2007 “Corpi e matrici” Hybrida contemporanea, Roma
2004 “Bassano Istantanee” Palazzo Roberti, Bassano del Grappa “Cuba real life” Maschio Angioino, Napoli
2003 “Teatralità quotidiana” La volpe e l’uva, Salerno
2000 “Frammenti dal sensuale” Galleria Comunale d’Arte, Cava de’ Tirreni “Un’avventura in bianco e nero” Töölönlahden Makasiinit, Helsinki ” Frammenti dal sensuale” Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma
1999 “Poladreams” Haily, Napoli “Poladreams” Buzz, Salerno
1997 “Polaimages” Palais des congres et de la culture du Mans, Le Mans “Fotografia e psicanalisi” La città della scienza, Napoli “Le Corti dell’Arte” Palazzo Joele, Cava de’ Tirreni
1996 “Silberflagge ’95 – un’avventura in bianco e nero” A.A.S.T., Cava de’ Tirreni “Un’avventura in bianco e nero” Goethe Institut, Napoli “Immagini di donna” Centro Sociale, Cava de’ Tirreni “Black & withe” spazio/arte San Giacomo, Cava de’ Tirreni
1989 “Settimana Francese” Centro Storico, Salerno 1987 “Settembre al Borgo” Galleria il Borgo, Caserta Vecchia, CasertaMostre collettive
2011 “Motherland” FotoGrafia Festival Internazionale di Roma – X Edizione, Roma “II Paesaggio Italiano in Fotografia, 1950 – 2000” Palazzo Stroganovsky, San Pietroburgo “Archè futura” Chiesa di Santa Caterina, Lipari “Benevento al sorgere del sole” Palazzo Paolo V, Benevento
2010 “Quinto elemento” Hybrida contemporanea, Roma “Fuori 4” Galleria Gallerati, Roma
“Naturae” Galleria Miralli, Viterbo “II Paesaggio Italiano in Fotografia, 1950 – 2000” Sale espositive provinciali, Pordenone “D_LA54_P” Digital LA54 Platz, Berlino “Bites #2”, Flexible Spaces, Hans Wurst, Berlino “Photosensibilite’”, Hybrida contrmporanea, Roma “Nel segno dei bambini”, Sala Consiliare, Pesche (Is)
2009 “Un Castello per l’Arte Contemporanea”, Castello San Giorgio di Maccarese, Roma “I vegetariani lo fanno meglio”, Ristorarte Margutta, Roma “Luna elettrica”, Station Gallery, Tortoreto “Futurismo: avanguardia delle avanguardie”, Bergamo
2008 “Ulissici omaggio a Emilio Villa” Hybrida contemporanea, Roma “Falce e Martello” MUSPAC Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea , L’Aquila “Impronta globale” ISA Istituto Superiore Antincendi , Roma
2007 “Colori 2”, Sala Consiliare, Pesche (Is)
2003 “Realtà della fotografia nel Salernitano”, Palazzina neoclassica, Giffoni Sei Casali (Sa)
2002 “Le de la photographie” Galerie Molière, Saumur “Le de la photographie” Onix espace culturelle, Nantes
2001 “Le de la photographie” Palais des congres et de la culture du Mans, Le Mans
1997 “Obiettivi Irrequieti” Biblioteca Comunale, Cava de’ Tirreni
1994 “Chiamata alle arti” ex Museo del Falso, Salerno “Salerno fotografata” ex Museo del Falso, Salerno “Donazione Lanfranco Colombo” Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo
1993 “Chiamata alle arti” ex Pretura, Cava de’ Tirreni 1992 “25 anni di attività della Galleria il Diaframma-Kodak”, Milano 1987 “Rainbow – Tutti i colori del bianco e nero” Sezione culturale SICOF, Milano
1986 “Operazione collettiva” Dip. Arts Plastiques et Sciences de l’Art de la Sorbonne, Parigi “Napoli e la fotografia” Sala Vincenzo Gemito, Napoli “Fotocine 80” Sezione culturale – Ente Autonomo Mostra d’Oltremare, Napoli “Messa a fuoco di alcune esperienze foto-cine-video in Italia”, Casarsa (Pn)
1985 “Attraverso la tecnica” Club Universitario Cavese, Cava de’ Tirreni “Fotografie: esperienze creative in Campania” Sala Comunale, Pontecagnano (Sa) “Proposta immagine” Sala Comunale, Roccapiemonte (Sa)


“Dono la mia opera al nuovo Museo per accelerare la ripartenza della forza intellettuale e artistica della visione contemporanea: “Eva“ uno sguardo per il futuro!”

Marcello Di Donato

ottobre 2011

Gino De Dominicis

De Dominicis Gino

adobe_photoshop_cc_201872125386238515

Nato ad Ancona nel 1947, Gino de Dominicis formò la propria coscienza artistica nell’ istituto d’arte della città, sotto la guida di Ettore Guerriero.
Espose per la prima volta le sue opere in una galleria della città a diciassette anni, nel 1964. Dopo un periodo di viaggi si stabilì a Roma, dove espose nel 1969 alcune opere realizzate negli anni precedenti e pubblicò la sua Lettera sull’ immortalità del corpo. La ricerca artistica di De Dominicis può essere per semplicità divisa in due periodi, il primo compreso tra la fine degli anni sessanta e la fine degli anni settanta, erroneamente definito più concettuale, e il secondo compreso tra i primi anni ottanta e il 1998, anno della sua morte, più figurativo e pittorico.
Del primo periodo di attività rimangono alcuni lavori divenuti celebri. Del 1969 sono i due filmati “Tentativo di far formare dei quadrati invece che dei cerchi attorno ad un sasso che cade nell’acqua” e “Tentativo di volo”, sempre del 1969 è la scultura “Il tempo, lo sbaglio, lo spazio” dove uno scheletro umano con i pattini mantiene in equilibrio con un dito un’asta mentre tiene uno scheletro di cane al guinzaglio. Espose nello stesso anno degli oggetti invisibili come “il Cubo, il Cilindro, la Piramide”, mostrati solo dai loro perimetri tracciati sul pavimento.
Sempre alla fine degli anni sessanta apparivano per la prima volta le figure mitologiche di Urvasi e Gilgamesh, destinate a essere rappresentate in molte forme e in molte occasioni durante tutta l’ attività artistica di De Dominicis.
Del 1970 va ricordato “Zodiaco” dove rappresentò concretamente i dodici segni zodiacali esponendo un toro, un leone vivo, una giovane vergine e due pesci morti appoggiati sul pavimento.
Nella Biennale di Venezia del 1972 presenterà l’ opera “Seconda soluzione d’Immortalità, (L’Universo è Immobile)” nella quale il signor Paolo Rosa, un giovane affetto dalla sindrome di Down, sedeva in un angolo di fronte ad un cubo invisibile, a una palla di gomma (caduta da due metri) nell’attimo precedente al rimbalzo e a una pietra in attesa di movimento.
Nel 1972 terrà a Roma un cocktail per festeggiare il superamento del secondo principio della termodinamica, nel 1975 a Pescara una mostra il cui ingresso era riservato ai soli animali.
Dalla fine degli anni settanta De Dominicis si dedicherà quasi esclusivamente a opere pittoriche e disegni, i lavori di questo secondo periodo sono quasi esclusivamente figurativi, realizzati con tecniche basilari come la tempera e la matita su tavola o su carta, più raramente su tela.
In questo periodo partecipò a altre manifestazioni d’importanza internazionale, oltre che a diverse presenze alla Biennale di Venezia, nel 1982 non accettò l’ invito a Documenta di Kassel, nel 1985 vinse il Premio internazionale della Biennale di Parigi.
Nel 1990 in occasione di una mostra antologica al Museo d’Arte Contemporanea di Grenoble espose per la prima volta “Calamita Cosmica”, un gigantesco scheletro umano lungo ventiquattro metri, largo nove e alto quasi quattro sdraiato al suolo, perfettamente corretto da un punto di vista anatomico tranne che per il lungo naso, un altro segno, quello dei lunghi nasi caratteristico e ricorrente in molte opere di De Dominicis.

fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Gino_De_Dominicis

Sito web: http://www.ginodedominicis.it/


Gino De Dominicis

Senza titolo

litografia 139/300

100 x 100 cm