Aldo Rossi_hi

Rossi Aldo

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Nasce a Milano nel 1931; nel 1949 si iscrive al Politecnico di Milano, dove si laurea nel 1959. Dal 1955 collabora come redattore a “Casabella-continuità” fino aI 1964, anno di chiusura della rivista. E’ la prima di una lunga serie di collaborazioni che lo portano partecipare attivamente al dibattito culturale di quegli anni: collabora al periodico “Società” ed è membro della redazione di “Il Contemporaneo”. Nel 1956 inizia a lavorare da Gardella e poi da Zanuso; a partire dal 1963 è assistente di Quaroni alla scuola di urbanistica di Arezzo e di Aymonino all’Istituto di Architettura di Venezia. Nel 1965 viene nominato professore incaricato al Politecnico di Milano e l’anno seguente pubblica l’Architettura della città. Nel 1971 è sospeso dall’insegnamento in Italia insieme ai membri del Consiglio di Facoltà di Architettura di Milano, e negli anni successivi (1972-1975) insegna progettazione architettonica presso il Politecnico federale di Zurigo. Nel 1973 dirige la sezione internazionale di architettura alla Triennale di Milano . Reintegrato all’insegnamento in Italia, dal 1975 insegna Composizione architettonica all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia e diventa Accademico di San Luca nel 1979. Negli stessi anni si dedica ad una intensa attività internazionale: è Direttore del Seminario internazionale di Santiago de Compostela, insegna in diverse Università negli Stati Uniti, collabora con l’Institute for Architecture and Urban Studies. Seguono viaggi in Cina e a Hong Kong e varie conferenze in America Latina. Nel 1981 pubblica A scientific Authobiography e ottiene il primo premio al concorso internazionale ristretto IBA per il progetto dell’isolato n.10 tra la Kochstrasse e la Friedrichstrasse a Berlino Nominato Direttore della sezione architettura della Biennale di Venezia del 1983 e membro onorario del Bda, ottiene il primo premio al concorso per il Teatro Carlo Felice di Genova nel 1984. Cura importanti mostre dal 1986 al 1988: le personali di Torino e di Mosca, una antologica al museo di York e al Riba di Londra, altre mostre a Madrid e a villa Farsetti per la Biennale di Venezia. Nel 1987 vince il concorso internazionale per la Villette Sud a Parigi e il concorso internazionale per il Deutsches Historisches Museum a Berlino (che presenta in Germania con un ciclo di conferenze). Nel 1989 riceve l’incarico per il Teatro de las lndias da parte della Junta de Andalucia a Siviglia e continua le ricerche nel campo del design industriale per Unifor e Alessi L’assegnazione del Pritzker Prize nel 1990 apre un periodo di prestigiosi riconoscimenti: nei due anni successivi dopo l’Aia Honor Award ottiene il premio città di Fukuoka per la migliore architettura con il complesso alberghiero “Il Palazzo”; il premio per l’architettura “Campione d’Italia nel mondo” e il premio “1991 Thomas Jefferson Medal in Architecture”. Grandi mostre sulle sue opere si susseguono al Centre Georges Pompidou di Parigi, alla Borsa di Berlage ad Amsterdam, presso la Berlinische Galerie di Berlino e il Museo di arte contemporanea di Gand.

Membro onorario dell’American Academy of Arts and Letters di New York nel 1996, riceve il Premio speciale Cultura per il settore “Architettura e Design” della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1997. Muore a Milano il 4 settembre dello stesso anno. Negli anni successivi riceve il premio “Torre Guinigi” alla memoria (1999) per i “fondamentali contributi agli studi urbani” e il premio postumo Seaside Architectural Prize (2000) del Seaside Institute (Florida), per il significativo contributo” to the quality and character of communities” (residenza unifamiliare a Seaside,1995).


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Litografia

50 x 70 cm

Angelo Ricciardi

Ricciardi Angelo

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Lavora intorno al rapporto tra linguaggio verbale e altre forme di comunicazione. Collabora sin dal 1999 con Coco Gordon al progetto CÓNGELO BOOK ENCYCLOPEDIA. Ha collaborato inoltre con la videoartista e performer finlandese Eva Forsman. Ha organizzato, nel marzo del 2002, Leafletting, volantinaggio poetico svoltosi in contemporanea nelle strade delle città di New York, Parigi, Stuttgart, Napoli, ecc. Il suo ultimo progetto, ART LINE DO NOT CROSS, un lavoro su limiti e confini dell’arte contemporanea e sui ruoli delle avanguardie storiche, è stato presentato alla 404 arte contemporanea di Napoli nel marzo del 2004.

E’ autore di numerosi libri d’artista. E’ tra i fondatori di CODICE EAN, laboratorio di approfondimento intorno al contemporaneo. È stato presente in Progetto Oreste. Nato a Napoli, vive e lavora a Torre Annunziata-NA.


Angelo Ricciardi
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Raparelli Marco

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Marco Raparelli (Roma, 1975; vive e lavora a Roma) è uno dei pochi che in Italia si è confrontato con il disegno di derivazione fumettistica trovando una sua personale cifra stilistica.
Tra le molte mostre a cui ha partecipato ricordiamo: “When In Rome” Istituto Italiano di Cultura, LaXart, Los Angeles TV/ART/TV Arts Santa Monica, Barcellona, a cura di Valentina Valentini, “Mutiny seemed a probability”, Fondazione Giuliani, Roma a cura di Adrienne Drake,Flow, Kunstraum Kreuzberg in Bethanien, Berlin, a cura di  Bjorn Hegardt , “Luoghi per eroi”, Via Nuova arte contemporanea, Firenze a cura di Lorenzo Bruni; “Screening”, Haunch of Venison Londra; “A,B,C,D,M,N,Z”, Fondazione Bevilacqua La Masa Venezia a cura di Chiara Agnello; “One of these things is not like the other things”, Galleria unosunove Roma a cura di Raimundas Malasauskas; “Sarah’s Journey” Section of the 7th Bulgarian Biennal of Contemporary Art in Varna, Bulgaria a cura di Lorenzo Bruni.Le sue personali, Everything will be wonderfoul someday, Santa Reparata, Firenze, a cura di Lorenzo Bruni, Il Futuro non è più quello di una volta, Galleria Umberto di Marino, Napoli (2009).
Il suo libro As a drop of water on a k-way, è stato pubblicato da fine arts unternehmen books. Nel 2009 ha pubblicato per la casa editrice Purple press di Roma il suo nuovo libro “The economy of the leisur class”.

SITO WEB


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Abandoned dog

animazione video

4 minuti e 20 secondi

2008

L’opera è stata gentilmente donata dall’artista al MUSPAC, per la ricostituzione

della collezione permanente, gravemente danneggiata dal sisma del 6 aprile 2009

Abandoned Dog – 2008

Animazione Video
4 minuti 20 secondi

“Questo video d’animazione racconta una giornata immaginaria di un cane abbandonato, durante il quale il protagonista cercherà di raggiungere il mare ed incontrerà amici di avventura e nemici, attraversando situazioni astratte e surreali. Questo video è una metafora della vita dove il protagonista, cioè il cane, tenterà di sopravvivere al giorno che verrà. Nel finale gli uomini diventeranno cibo per pesci e ci saranno altre sorprese. La musica di Cosme Mc Moon accompagna il video. (Cosme Mc Moon suonava il pianoforte per la soprano americana Florence Foster Jenkins, una ricca ereditiera americana di scarso talento, che si esibiva grazie al suo potere economico). La musica offre una colonna sonora grottesca e decadente che accompagna con un’ironia senza speranza l’approssimazione dei disegni in una narrazione continua.”

Marco Raparelli


“Ho donato questo video al Muspac con la speranza che questo mio contributo insieme a quello di altri artisti renda possibile la rinascita del museo ma anche della città dell’Aquila, che considero una seconda città viste le mie origini abruzzesi. Prima del terremoto l’Aquila era per me una delle città più belle al mondo con una qualità di vita altissima e pensare che oggi i lavori di recupero di quel patrimonio siano in mano all’incuria della politica mi rattrista moltissimo quindi non ho esitato a dare la mia adesione, senza polemica ma credo che la cultura sia davvero importante per tutti. Quando parlo di Rinascita auspico ad una rinascita culturale che permetta alle persone di far coesistere la storia e la bellezza del passato con un’idea nuova di futuro consapevole della sua storia passata e della sua contemporaneità.”

Marco Raparelli
ottobre 2011

pisani Tartaruga particolare

Pisani Vettor

Vettor Pisani, architetto, pittore e commediografo, nasce a Napoli il 12.7.1934. Nel 1970 si trasferisce a Roma, dove tiene la sua prima mostra personale presso la Galleria La Salita dal titolo “Maschile, femminile e androgino. Incesto e cannibalismo in Marcel Duchamp”.  La dottrina dei Rosacroce, i riti alchemici e le filosofie esoteriche sono alcuni dei riferimenti contenuti nei lavori esposti, incentrati sul mistero della Sfinge, sul mito di Edipo e sulla figura di Duchamp. Tra i lavori esposti citiamo Suzanne in uno stampo di cioccolato, una testa muliebre di cioccolato sulla quale pende un peso per esercizi ginnici, e Carne umana macinata, carne macinata avvolta in plastica trasparente che, nel corso della mostra, imputridisce. Sempre nel 1970 ottiene il Premio Pino Pascali attribuito dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Agli inizi degli anni Settanta si dedica all’arte teatrale, realizzando alcune scenografie. In queste prove è evidente che il teatro è per lui luogo iniziatico e metafora, dove convergono archetipi dell’immaginario collettivo, rimandi simbolici e mitologici. Nel 1972 viene invitato a “Documenta 5” di Kassel ed espone Lo scorrevole. Nel dicembre 1975 realizza alla Galleria Sperone di Roma l’azione Il coniglio non ama Joseph Beuys, replicata a Bologna nel 1977, che propone una riflessione critica sulla poetica dell’artista tedesco. Nel 1976 presenta alla Biennale di Venezia, alla quale partecipa per la prima volta, l’opera Theatrum, anticipatrice di una ricerca che si protrarrà lungo tutto il corso della sua carriera artistica. La sua attività, ricca di riferimenti alla tradizione della storia dell’arte e della cultura, è caratterizzata da richiami all’esoterismo, alla simbologia dei Rosacroce e della Massoneria, mantenendo sempre una forma di teatro comico-didattico.  Tra i momenti in cui il ciclo di lavori si esplica si ricordano Il Teatro di Edipo, il Teatro della Vergine, l’Isola Azzurra, Il Teatro della Sfinge, Il Teatro di Cristallo. L’attenzione dell’artista si è spesso concentrata sui riferimenti simbolici presenti nel mito di Edipo: l’enigma della Sfinge è metafora del labirinto; l’accecamento di Edipo per aver troppo visto, per aver realizzato l’aspirazione dell’inconscio collettivo al regressum in utero, è il passaggio dalla luce alle tenebre e viceversa; la Sfinge stessa allude alla madre, infatti da Gea nasce Echidna e da questa la Sfinge, terribile animale derivato dalla madre. Il tema del regressum in utero ci conduce ancora al tema del labirinto.  L’artista vede nel labirinto un analogo del reale, secondo una cultura ermetica ed esoterica che appartiene ai tre artisti ai quali dedica la propria opera – Duchamp, Klein, Beuys – che formano con lui un sistema basato sull’ermetico numero quattro.  Il suo metodo consiste nell’appropriarsi di elementi desunti da altri artisti e dalla storia dell’arte, reinventandoli: crea mediante la citazione, mettendo sotto analisi non il mondo, ma il linguaggio. Formalmente la sua ricerca si articola come installazione e performance, intervento nello spazio e nel tempo reali.  Oltre alla Biennale di Venezia del 1976, Pisani partecipa alle Biennali del 1978, 1984, 1986, 1990 e 1993, alle Quadriennali di Roma del 1986 e 1992 e a mostre come Avanguardia/Transavanguardia a Roma e Italian Art Now: an american Perspective al Guggenheim Museum di New York nel 1982; Arte Italiana 1960-1982 alla Hayward Gallery di Londra nel 1982, Terrae Motus e Terrae Motus 2 a Villa Campolieto ad Ercolano nel 1986 e al Grand Palais di Parigi nel 1987; Beuys zu Ehren, Stadtische Galerie in Lenbachhaus, Monaco, 1986; Mythos Italien, Bayerische Staatsgemaeldesammlungen di Monaco, 1988.  Nel 1982 il Museum Folkwang di Essen ha dedicato all’artista una mostra antologica, seguita da quelle organizzate nel 1990 a Valencia e dalla Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento nel 1992. Nel 1997 è presente alla mostra “Pittura italiana da Collezioni Italiane” presso il Castello di Rivoli. Partecipa a “Minimalia. Da Giacomo Balla a …” (1997 – 2000, Venezia, Palazzo Querini Dubois; Roma, Palazzo delle Esposizioni; New York, P.S.1) a cura di Achille Bonito Oliva. Nel 2005 partecipa con tre opere alla mostra “Il Bello e le bestie – Metamorfosi, artifici e ibridi dal mito all’immaginario scientifico” presso il MART di Rovereto a cura di Lea Vergine e Giorgio Verzotti. Attualmente Pisani è impegnato in un grande progetto a Serre di Rapolano presso Siena, dove intende trasformare una cava di pietra in un’opera abitabile e vivibile, luogo di contemplazione e scambio. Opera ai limiti dell’area del comportamento, indagando in termini nuovi – scrive Bonito Oliva – “il concetto di creazione. Il suo è un’analisi critica e sistematica dell’opera di Duchamp, e delle categorie culturali in essa contenute: l’alchimia , l’incesto e il cannibalismo, il maschile, il femminile e l’androgino, fino all’analisi comparata con la Gioconda di Leonardo. Altro tema critico, la figura artistica di Beuys, come eroe e demiurgo. L’arte diventa strumento di misura della cultura e della storia”. Da “Arte in Italia 1960 – 1985” Flash Art Books, Giancarlo Politi editore Arte Concettuale e Arte Povera, Francesca Alfano Biglietti, pag.90 e 91 …Le ricerche condotte da Vettor Pisani sull’iconografia ermetica citano Duchamp e lo interrogano, e nasce Lo scorrevole, in più versioni, da un’analisi del Grande Vetro, una donna nuda (l’impiccato femmina) legata per il collo e attaccata allo scorrevole, accanto allo scorrevole c’è un orologio: lo spazio del movimento e il tempo ciclico, i due elementi dell’esistenza. Dall’impossibilità del linguaggio ad uscire dall’incesto, al mito dell’androgino in Carne umana e oro, da Io che non amo la natura, in cui vengono esposte delle tartarughe che trasportano dei pesi,a Il coniglio non ama Joseph Beuys……


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Cartella di 5 Serigrafie su carta

serigrafia

50 x 70 cm

 

Pietroniro Giuseppe

Pietroniro Giuseppe

Giuseppe Pietroniro foto inviata da lui

Nato in Canada. Vive e lavora a Roma.

Mostre personali

2011 Fondazione Merz, Torino SMARGINAZIONE,Galleria C Black Box ( con MarioYbarraJr ), Milano a cura di Ilaria Bonacossa; 2009 LO SCANDALO DEL VUOTO, Spazio Gerra, Reggio Emila,a cura di Adriana Polveroni; 2008GIUSEPPE!!! W WARSZAWIE,Zacheta National Gallery of Art, Galeria Kordegarda, Warszawa, Polonia; 2007 PERLUCIDITAS, a cura di Francesco di Stocchi, Galleria Maze, Torino IN_STABILITY. Loto Design, Roma IN_STABILITY. Il soggetto di fronte a un’assenza, Galleria Civica di Montevergini, Siracusa; 2006 IN_STABILITY. Il soggetto di fronte a un’assenza, Fondazione Adriano Olivetti, Roma; 2005 I KNOW HIM INSIDE OUT, testi di Marianna Vecellio, Galleria Maze, Torino BLUEROOM,Rialto, Roma; 2003 ZERO, Tra-Monti 2003, Notte Bianca, Arti visive, Roma; 2001 WELCOME, Galleria Eventi, Roma 2000GIUSEPPE PIETRONIRO IN….  casa di Ludovico Pratesi, Roma.


Pietroniro Giuseppe

Disegno

tecnica mista su carta riso

70 x 100 cm

2007

Mostre collettive

2011 Xtraciel, Museo Marino Marini, Firenze Tra Cielo e Terra, Palazzo Barolo, Torino XTRACIEL, Casa Saraceni, Fondazione Carisbo, Bologna METEORITE IN GIARDINO, Fondazione Merz, Torino Home sweet Home?, Jonh Cabot University Rome, Roma When in Rome, IIC, Hammer Museum, LA x Art, Los Angeles CA La collezione e i nuovi arrivi, MACRO Roma; 2010 Progetto ITALIA, Phillips de Pury & Company, Howick Place, London THE BELLY OF AN ARCHITECT,in occasione della 12° Biennale di architettura di Venezia, Spazio JARACH,Venezia;  2009Italian Open, Galleria Annet Gelink, Amsterdam “Cutting edge art between Lebanon and Italy”, Fondazione Merz, Turin, Italy, Usine de Reve, 26cc Spazio per l’Arte Contemporanea Cui Prodest?,a cura di Francesco Stocchi, New Gallery De France, Parigi The Buffer Zone, a cura di Cecilia Canziani e Lexi Eberspacher, America Academy in Rome, Roma Eternità, Fotografia Europea , Reggio Emilia Speculazioni d’artista-Quattro generazioni a confronto, Museo Carlo Bilotti, Roma; 2008 Nothing’s gonna change my world, Istituto Svizzero ,Villa Maraini, Roma “Cutting edge art between Lebanon and Italy”, The Dome City Center,Beirut Varsavia saluta Roma, a cura di Magda Kardasz, Istituto Polacco di Cultura, Palazzo Blumensthil, Roma Triennale di Torino T2, 50 Lune di Saturno, a cura di Daniel Birnbaum,Torino 9° Premio Cairo,Palazzo della Permanente, Milano L’arte contemporanea attraverso i poster, a cura di Lorenzo Benedetti,Palazzo Lantieri,Gorizia 3500 cm2 – Art poster exhibition, a cura di Lorenzo Benedetti,Uqbar,Berlino Soft Cell: dinamiche nello spazio in Italia, a cura di A. Bruciati, GC.AC, Monfalcone (GO) Incipit, Palazzo Rospigliosi,Roma Unfair Fair, a cura di Cecilia Canziani e Vincent Honorè, Roma
Esplorazioni,Temple Gallery,Roma; 2007 27th Biennale of graphic arts – from the sternens to the comic strip – 3500m2 Art Poster Project – a cura di Lorenzo Benedetti, Alkatraz Gallery, AKC Metelkova mesto. Evolution de l’Art, Bratislava, Slovak Republic 2006 WAZZUP?, Fotogalerie Wien, Vienna (A) 3500 cm2, ASSAB ONE, Milano / American Academy, Roma Amazeing Friends, Galleria Maze, Torino Sperequazione /Il riflesso perplesso, a cura di Michela Arfiero, neon>fdv, Milano; 2005 Italian camera, a cura di Raffaele Gavarro Isola di San Servolo – Venezia Perspective ‘05, a cura di Giacomo Zaza, Convento delle Lucrezie di Todi Oriented, Festival Internazionale della fotografia di Roma,
2004 Ipotesi di vero, Galleria Ugolini, Firenze, P.C./A.C. Palermo Change, Palermo, a cura di M.Boetti, L.Garbarino, G.Stella Storytelling, Fuoriuso, Pescara a cura di Luca Beatrice
Anrufung des grossen Bären /Invocazione all’Orsa Maggiore, Roma, Istituto Austriaco di Cultura, a cura di Lorenzo Benedetti Retentiva, Padiglione Italia,Venezia,a cura di Raffaele Gavarro Roomates, Roma a cura di Emanuela Nobile Mino; 2003 3D, Galleria Pack, Milano, a cura di Luca Beatrice; 2002Doppiavu’, Palazzo delle Papesse, Siena, a cura di Massimiliano Tonelli, Exit, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, a cura di Francesco Bonami. Tre Artisti in barca (per tacer del cane) Pio Monti, Roma, a cura di Luca Beatrice. Prototipi.01, Fond. Adriano Olivetti, Roma, a cura di S. Chiodi e B.Pietromarchi; 2001 Il paese delle Meraviglie, Miglianico, Chieti, a cura di Maurizio Savini, 2000Oltre Bernini, 7 Artisti per l’Arte Contemp. Istituto G. L. Bernini ,Roma, a cura di Ludovico Pratesi Materiamorfosi, M.A.C.R.O., Roma Cover, Galleria Civica di Termoli, Termoli, Arte al Mercato, Mercato di Piazza Vittorio, Roma, a cura di L.Pratesi e S.Vedovotto; 1999 Collezione Boggiano, Centro SalvadorAllende, La Spezia Collana di Cravatte, Galleria Civica d’Arte Girolamo Bedoli, Mantova, (cat.) La Leggerezza (Arte in Classe), Ist. Aereonautico G. Galilei, Roma, a cura di L.Pratesi Arte Duemila si Presenta, Temple Gallery, Roma, a cura di Shara Wasserman e L.Pratesi; 1998 Crossover, Kunstraum alter Wichrebahnhof, Freiburg, Germania La Ville, Le Giardin, La Memoire, progetti per Villa Medici, Roma, a cura di Bartolomeo Pietromarchi Menu Turistico, Spazio Salara, Bologna Nodi d’Artista, Sala Espositiva ex Ospedale Militare, Alessandria; 1997 Melody Makers, Campo delle Fragole, Bologna Associazioni, Galleria Comunale D’Arte Contemporanea, Castel San Pietro Terme, Bologna; 1996 XII Quadriennale D’Arte Roma (I giochi del senso e/o non senso), Palazzo delleEsposizioni, Roma, a cura di Cesare Pietroiusti.

“Oltre ad essere interessante partecipare alla mostra di riapertura del MUSPAC è anche un piacere poter sostenere un progetto artistico che ha avuto mille difficoltà per poter essere portato a termine. Sperando che sia l’inizio di una lunga e stimolante storia per la città di L’Aquila”.

Giuseppe Pietroniro 
ottobre 2011