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SABINA ALESSI "In che stile nuota il colore blu" - Mostra personale

24 - 30 Giugno 1995

SABINA ALESSI

 

“In che stile nuota il colore blu” – Mostra personale.

La giovane avventura di uno spirito ordinatore

 

Vivacità immaginativa, coscienza storica, cortocircuito ironico, sapienza artigianale e rigore teorico, sono i cinque capisaldi dell’attività creativa di Sabina Alessi, giovane vestale di un’arte chiara ed essenziale, positiva e densa d’energia poetica. Il suo già notevole percorso operativo si ricollega a quell’imperituro e lucido spirito ordinatore che, sia pur tra innumerevoli varianti, ha unito, tra gli altri, Seurat, Braque (“La regola che corregge 1’emozione”), Malevic, Mondrian, Albers, Van Doesburg, Max Bill («Il fine dell’arte è di creare un tipo di verità elementare, non variabile»). In questo senso è stato fondamentale 1’apprendistato svolto da Sabina a fianco di Antonio Passa, uno dei più rigorosi e fervidi artisti italiani di questi ultimi trent’anni, infaticabile demiurgo capace di creare, con immaginosa pazienza, veri e propri trasmettitori d’energia spirituale. Sabina Alessi ha compreso, fin dagli inizi della sua attività creativa, la necessità di salvaguardare la totalità del “corpo” dell’arte, senza separare teoria e prassi, manualità artigianale e volontà comunicativa. Il quadro è per lei, innanzi tutto, un “oggetto” nato dall’applicazione di una tecnica e di un patrimonio di conoscenze, è un nucleo plastico che unifica su uno stesso livello tela, telaio e colore, tanto da ispirare nell’osservatore il desiderio di toccarlo e soppesarlo per il piacere del contatto fisico e non soltanto visivo o contemplativo. E poichè la pittura è un linguaggio, Sabina Alessi ha saputo appropriarsi delle regole essenziali di una grammatica fondata sulla modulazione di forme elementari (quadrati, rettangoli, triangoli) in relazione dialettica con la variabile cromatica. Così gli spostamenti di “figure” geometriche dal loro asse “consueto” generano mutamenti nella sostanza dei colori, quasi tramite un gioco inizialmente ragionato che conduce poi verso evocazioni di inedite dimensioni. Lo spiazzamento ironico di equilibri apparentemente prestabiliti è dato, ad esempio, dall’invenzione sorprendente di uno spazio che prende avvio da una parte e termina dall’altra, la quale poi viene ad identificarsi con quella di partenza. Moduli numerici e matematici costituiscono, spesso, la base costruttiva delle opere di Sabina Alessi, caratterizzate da un ordine ritmico e dinamico che nasce da un minimo sommovimento compositivo, come un soffio leggero capace di scompaginare un delicato “castello di carte”. E poichè la nostra artista sa che la tecnica stimola la creatività, i suoi acquerelli rivelano un lirismo più inquieto, per certi versi, con quelle vaporosità di materia che sembrano voler quasi obnubilare i nitidi “cieli” del suoi quadri. Sabina potrebbe ben condividere la celebre definizione data da Max Bill delle opere d’arte come «oggetti estetici concreti ad uso spirituale attraverso la realizzazione di idee astratte».Ma c’è, nelle sue opere, tutta la freschezza entusiasta di una avventura creativa appassionata eppur consapevole del fatto che i veri artisti sono oggi simili a naufraghi aggrappati ad una zattera minacciata da torbidi marosi, in un mondo privo di regole e certezze.

 

 

Gabriele Simongini

sabina alessi
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CARLA MASTROPIETRO Mostra fotografica

24 - 30 Giugno 1995

CARLA MASTROPIETRO

 

Immagini dalla cronaca – Mostra fotografica.

Sabato 24giugno alle ore 18.00, presso i locali dell’ex sede dell’Accademia di Belle Arti, in Corso Vittorio Emanuele,124, dove è stata installata la sede centrale del Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea, promosso dal Comune dell’Aquila a gestito dall’Associazione Culturale Centro Multimediale “Quarto di Santa Giusta”, si è tenuta la mostra fotografica di Carla Mastropietro dal titolo “IMMAGINI DALLA CRONACA”.

Nella proposta delle immagini presentate in mostra, non c’era nessun tentativo di fare un racconto storico sulla città o sui suoi accadimenti in un arco di tempo più o meno lungo, ma, più semplicemente, il gusto dell’autrice di raccogliere a presentare alcune delle foto da lei scattate in un contesto diverso da quello per cui erano nate, cioè a corredo di articoli per quotidiani.

Il titolo stesso della mostra tende a chiarire il tentativo di proporre immagini che richiamino l’attenzione di per sè, al di la della storia, immagini che cercano di cogliere l’essenza di un avvenimento o di una persona, lasciando cosi un segno nella mente di chi guarda.

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FORUM DROGHE Dibattito sulle proposte di legge

23 Giugno 1995

FORUM DROGHE

 

Collaborazione con il Comune dell’Aquila per un incontro dibattito sulle proposte di legge e gli obiettivi del Forum.

FORUM

Un movimento per il contenimento dei danni, i diritti, contro la proibizione.

Per sostenere le proposte della Conferenza internazionale per la riduzione del danno,

per la revisione delle politiche internazionali proibizionistiche sulle droghe,

per la legalizzazione delle droghe leggere.

Presso l’ex Accademia di Belle Arti, C.so V. Emanuele (Pal. Anagrafe)

Incontro Dibattito sulle propose di legge e gli obiettivi del Forum.

Parteciperanno: On. Franco Corleone

On. Francesco Aloisio

Sen. Ferdinando DiOrio

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ACCADEMIA DI BELLE ARTI DELL’AQUILA Corso Di Decorazione

5 – 22 Giugno 1995



ACCADEMIA DI BELLE ARTI DELL’AQUILA

Corso Di Decorazione Prof. Canzio Gentilucci.
Mostra didattica di fine anno dal titolo DIA – CROMIE.

ACCADEMIA DI BELLE ARTI DE L’AQUILA
SCUOLA DI DECORAZIONE
C. Gentilucci – S. Alessi

DIACROMIE
LUNEDI’ 5 GIUGNO 1995 ORE 18.00
MUSEO SPERIMENTALE D’ARTE CONTEMPORANEA

COMUNE DELL’AOUILA
ASSESSORATO PROMOZIONE CULTURALE
CORSO V. EMANUELE, 124

Lunedi 5 giugno è stata inaugurata nel Museo Sperimentale di Arte Contemporanea dell’Aquila una mostra dell’Accademia di Belle Arti denominata DIA-CROME, così presentata dal direttore Eugenio Carlomagno. “Forme che si inseguono e si disintegrano, il cui colore e occasione per suggerire nuovi contatti e nuovi percorsi; a tratti il cromatismo si impone come la vera sostanza dello spazio: definire attraverso forme che si deformano e trasformano una figura originale e primigenia, evidenziandone gli infiniti possibili che la compongono. Se le tele singole non hanno centro è la macro tela l’insieme degli avvenimenti visivi a proporsi come intero spazio espositivo e significativo; la visione può seguire allora un duplice percorso, moltiplicando e scindendo, privileggiando il fregio geometrico e spigoloso, oppure lasciandosi catturare da un labirinto sinuoso e morbido. Come in un caleidoscopio l’intero si scompone per creare parti sempre diverse, ma l’una contiene sempre gli elementi primordiali dell’altra.

ELENCO DEI PARTECIPANTI

PRIMO ANNO
Carla Bellone
Maria Paola D’Altocolle
Monica De Dominicis
Nicoletta de Luca
Ercolina Delle Monache
Irene Del Re
Gianna Di Battista
Raffaella Di Mizio
Anna Maria Diodoro
Samanta D’Orazio

Concettina Maccallini
Nicoletta Marletta
Marilena Melchiorre
Mara Mennitti
Maria Giovanna Narducci
Lorena Palmieri
Laura Pandoli
Barbara Petrella
Domenica Petricca
Silvia Salvatore
Carolina Silvestri
Anna Valerio

 

 

SECONDO ANNO
Cadia Capuzza
Manuela Catale
Gianluca Domenicano
Angelo Falconio
Adelaide laconi
Silvia Innocenti
Susanna Lucente
Marianna Marrama
Raffaella Mastrodicasa
Katia Molinelli
Maria Assunta Pecce
Maria Cristina Tosoni
Maria Domenica Zaccardi

 

 

 

TERZO ANNO
Fauzza Di Francescantonio
Giorgia Evangelista
Piera Persia
Sasha Prosperi
Monica Santoro



QUARTO ANNO
Roberto Falco
Barbara Marianetti
Lara Panecaldo
Francesco Paolucci
Pasqualina Proietti Pannunzi

 

 

 

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“MI UCCIDERANNO IN MAGGIO” DI PAUL ROUGEAU Presentazione del libro

30 Maggio 1995

Collaborazione per “Sensibili alle foglie” e “Amnesty International”

Presentazione del libro “Mi uccideranno in Maggio” di Paul Rougeau.

Il libro di un condannato a morte

Un video sul carcere del Missouri sarà il momento visivo più d’impatto nella presentazione del libro “Mi uccideranno in maggio” di Paul Rougeau, edito da “Sensibli alle foglie”,’ che si svolgerà questo pomerigio alle 18 nei locali dell’ex Accademia, al Corso. Il libro comprende poesie, un’autobiografia ed alcune lettere della corrispondenza con alcuni amici italiani. Rougeau ha atteso per 15 anni l’esecuzione della pena capitale (eseguita il 3 maggio), a cui era stato condannato come autore dell’omicidio di un poliziotto, di cui si è sempre dichiarato innocente. Interverranno Gianluigi Fabrizi, di Amnesty Intemational, Claudio Piunti e Roberto Salvatore di “Sensbili alle foglie”.