Senza titolo-1

UNDER CONSTRUCTION #1 collezione permanente

20 Ottobre 2019

Mostra UNDER CONSTRUCTION # 1.

Collezione Permanente, primo capitolo di un progetto espositivo che il MU.SP.A.C. intende realizzare con opere storiche e nuove acquisizioni, per riflettere sull’importanza della collezione museale e sul suo ampliamento.
L’intento è di concentrarsi sulla pratica diffusa dell’allestimento ciclico della collezione (con modifiche, nuovi inserimenti e confronti), attraverso un lavoro di ricerca, che consenta di trovare ogni volta nuove modalità di lettura, rifiutando l’idea di museo come semplice contenitore di eventi e mostre temporanee o come un’entità statica. Il museo è un luogo in continua mutazione, un work in progress che contribuisce ad attivare un dialogo osmotico tra la comunità dell’arte, il pubblico, la scuola e il territorio.
La mostra presenta varie tappe della storia della collezione del MU.SP.A.C, dalle prime acquisizioni, incentrate sulle opere degli artisti degli anni ’60 e ‘70 (Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Vettor Pisani, Joseph Beuys, Fabio Mauri, Giulio Paolini, Ettore Spalletti, ect), agli ultimi lavori donati da molti artisti per la ricostituzione della collezione permanente, danneggiata dal sisma del 2009 (Giuseppe Gallo, Giuseppe Stampone, Luana Perilli, Gea Casolaro, Marco Raparelli, Bruna Esposito ect.). Infine uno sguardo alle nuove proposte per fare il punto sulle ultime ricerche artistiche, che attuano sconfinamenti linguistici e metodologici. L’obiettivo è far dialogare tradizione e innovazione, passato e presente, valorizzare il locale e la sua capacità di confronto con la globalità dei fenomeni artistici e culturali. In questo modo il museo diventa un luogo di incontro e scambio culturale che invita a delineare i perimetri dell’arte e a superarli, a favore di una relazione diretta con la vita.

La mostra rientra nel progetto “Museo Vivo della Città Territorio” (Operazione Re-start 2019)

Locandina "under construction #1" Orizzontale
cof

CENTRO/PERIFERIA/CENTRO stati generali dell'arte e della formazione artistica contemporanea in Abruzzo

17-18-19 Ottobre 2019

All’interno delle attività per il 50 anniversario dalla fondazione, l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila ha organizzato (il 17, 18, 19 ottobre 2019) tre giorni di studio e approfondimento sulla situazione dell’arte e della formazione artistica contemporanea in Abruzzo.
Scopo principale è mettere attorno ad un tavolo le istituzioni, i musei pubblici e privati, gli istituti di formazione, gli artisti e tutti i player dell’arte contemporanea per realizzarne una mappatura, ma anche per fare emergere potenzialità e criticità.
Il forum era organizzato in tre giornate.
Il Mu.Sp.A.C ha partecipato alla prima giornata chiamata “L’ arte contemporanea in abruzzo: ieri, oggi e domani. Le buone pratiche tra presente passato e futuro”, dedicata alle istituzioni e a una prima introduzione di tipo storico, nonché agli esempi di progettualità del presente e del passato più note e riuscite; e alla terza, con il tavolo da lavoro chiamato “La ricerca di un mercato im/possibile? economia e iniziative culturali tra domanda e offerta, desiderio e status”. Durante la terza giornata, con questi tavoli di lavoro, coordinati da importanti professionisti del mondo dell’arte sono state ipotizzate proposte concrete pensate per dare voce anche alle piccole realtà del territorio.
I tavoli sono stati aperti al pubblico e hanno prodotto un breve documento, relazionato nel pomeriggio, nell’ambito di una discussione di nuovo collettiva.
Onore clandestino

ONORE CLANDESTINO Spettacolo teatrale

12 - 13 Ottobre 2019

ONORE CLANDESTINO

di e con Massimo Sconci

Musiche, Audio/Luci Jose De La Paz
Assistente alla Regia Gioia D’Angelo

 

“…Come briganti ai bordi della strada, che balzano fuori armati e strappano l’assenso all’ozioso viandante…”

Dopo l’Anteprima Nazionale nella Capitale per il Festival InDivenire, debutta ufficialmente all’Aquila ONORE CLANDESTINO, il nuovo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Massimo Sconci.
Il personaggio principale di tutta la storia è Ulisse, un venditore di rose straniero che si ritrova in un Paese dal profumo di fiori, ma che ha perduto l’odore di umanità.
Per tutti gli italiani egli è “Nessuno” e, nel suo continuo viaggio per il ritorno a casa, si confronta con Gino, venditore di pesce marcio, Ahmir, barbone di origine araba appassionato di hummus, e Madame Lapatite, una donna straniera rinchiusa per sua volontà in una casa popolare.
Una vicenda che è quella di tanti altri individui invisibili, personaggi ironici e amari, in una condizione umana che non cede e continua a resistere.
L’intero spettacolo è un percorso indipendente per un nuovo modo di vivere e raccontare l’immigrazione, in un’epoca storica in cui ognuno è il clandestino di qualcun altro. L’obiettivo finale è quello di poter ricostruire una memoria collettiva attorno alla quale recuperare il concetto e la forza di una comunità in un Paese che, senza falsa retorica, sembra aver perduto il buon senso dettato dalla ragione.

 

L’evento rientra all’interno del progetto “Museo Vivo della Città Territorio per la rinascita dell’Aquila” – operazione RESTART.

Locandina onore clandestino
KING-RING 64 assemblaggio di carte - 29,6 x 21 cm - 2018

Bielli Paolo

Paolo Bielli

Paolo Bielli nasce a Roma Il 29 ottobre 1963. Da bambino disegna sempre soprattutto di notte.

Nel 1987, scelto da Guido Strazza, partecipa alla prima mostra collettiva internazionale di incisione a Biella. Segue una lunga pausa di riflessione e sperimentazione alternando la figurazione con l’astratto giocando con i contrasti. Il suo improbabile universo e’ circondato da un cerchio, elemento ricorrente ed esplosivo, dove i personaggi lottano per uscirne fuori; uno spazio pericoloso dove tutto nasce e si distrugge.
Nella sua ricerca pittorica, concepita come un intervento chirurgico, comincia ad inserire elementi armonici e contrastanti, creando un gioco ironico e di disturbo leggermente violento, dove corpi spavaldi, a volte, tentano di uscire fuori dal quadro.
Dal 2000 si esprime in una serie di mostre e performance utilizzando il suo stesso corpo in gallerie e musei.
Nel 2005 “Sapone” alla galleria Monserratoarte900 a cura di Vincenzo Mazzarella. Una performance in cui denudandosi, si avvelena cospargendosi di una enorme quantità di profumo. Pier Paolo Pancotto scrive un articolo sull’ Unità: “Quando il beauty business diventa arte”.
L’artista prosegue la sua ricerca con “Polvere” e “Pelle”: video-installazione con Marco Giuseppe Schifano.
Per anni i coltelli sono stati protagonisti delle sue opere, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “Pittore Killer”. E da bravo Killer fa centro. Espone in una serie di collettive da Elettronicartcaffe’ a cura di AchilleBonitoOliva.
Nel 2009 “Silenzio” al Chiostro del Bramante. Nello stesso anno crea personaggi-sagomati per lo spettacolo teatrale di Vladimir Luxuria “La donna uomo”.
2010 partecipa a due collettive dal titolo “Arciere” a cura di Vittorio Sgarbi.
Prosegue con “Nuda-Apparenza” Onepieceart performance sull’ effimero della moda che si sveste.
Nello stesso anno e’ presente con l’Opera “Ring” alla 54° BIENNALE DI VENEZIA nel Padiglione Italia a Venezia.
Al M.A.A.M nel 2014 dipinge se stesso con smalti direttamente sulle nude mattonelle nelle vesti di un pugile rosa e lottando con se stesso riflette la propria immagine lasciando un ombra violacea alle proprie spalle improvvisando una performance imitando il suo contrario. ….

 

 

 

 

SITO WEB

 


KING-RING 64 assemblaggio di carte - 29,6 x 21 cm - 2018

KING-RING 64

assemblaggio di carte 

29,6 x 21 cm 

2018

 

L’opera è stata gentilmente donata dall’artista al MUSPAC nel mese di Settembre 2019

“Le opere di Paolo Bielli hanno una costante visiva decisamente neo-pop, cioè in quella direzione di immaginario allusivo della generazione post-warholiana che rende introversa e anche autobiografica la cifra nitida e stagliata delle forme architettoniche, grafiche, pubblicitarie, di design, diffuse nei dettagli delle metropoli, umanizzandole però e quasi riappropriandosene psicologicamente. A queste forme egli lega sempre un’allusione spesso esplicita alla mutilazione, al taglio, al feticismo, ma in forma anch’essa umanizzata e poeticizzata. Non sfuggono a questa costante neppure le ultime pitture, scevre dagli oggetti taglienti e appuntiti che le caratterizzavano finora (coltelli, puntine, in cui il colore brillante della plastica addolciva e rendeva giocosa la minaccia tagliente del metallo cromato): le immagini di tronchi contorti e tagliati, mutilati anch’essi ma sempre vogliosi di rigerminare dalle loro contorsioni.”

 

Fabio Benzi

Schermata 2020-02-06 alle 18.45.23

MUSEO VIVO DELLA CITTA’ TERRITORIO Filetto

07 Settembre 2019

Sabato 7 Settembre dalle ore 17:00, presso il circolo il “MORO” di Filetto (AQ), Il MU.SP.A.C. esporrà i materiali appartenenti all’archivio del museo, realizzati dal Corso di tecniche espressive delle tradizioni popolari d’Abruzzo dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, tenuto dal professore, architetto ed etno-antropologo Tito Spini nell’A.A. 1979/1980. Il lavoro svolto da Spini contribuì all’approfondimento della conoscenza, della cultura materiale e delle tradizioni popolari dell’Abruzzo.
L’evento rientra all’interno del progetto “Museo Vivo della Città Territorio per la rinascita dell’Aquila” – operazione RESTART – ed ha come obiettivo principale quello di raccogliere e analizzare i diversi materiali documentari (cartografie, foto, rilievi, libri, riviste, cataloghi e video della biblioteca e videoteca del MU.SP.A.C.) legati alla storia dei beni culturali e artistici della città dell’Aquila e del suo territorio, al fine di diffonderne la conoscenza, la conservazione, la tutela e la valorizzazione.

locandina filetto