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ROCK IN VIDEO Incontri sulla cultura musicale ed artistica degli anni ‘60 e ‘70

Settembre - Ottobre 1997

 

Sabato Rock con la proiezione del film “Magica Mistery tour”, Filmato diretto e interpretato dagli stessi Beatles. Il film mostra fedelmente con tutta la sua confusione il delicato momento di passaggio nella carriera artistica del gruppo; racconta di un viaggio in autobus di una strampalata compagnia di personaggi da circo che si cimentano in vari numeri artistici sottolineati dalla musica del gruppo. Specie di video clip primordiali, l film mostra l’insicurezza dei quattro, che per solo il loro manager-consigliere Brian Epstein morto in circostanze misteriose, tentano di intraprendenre nuove strade artistiche. Da quel momento in poi sarà l’inizio della fine: ilgruppo continuerà a produrre ottima musica, ma non sarà più in grado di direzionare gli sforzi verso un obiettivo artistico comune per la prima (ed unica) volta proverà l’ebbrezza di una stroncatura della BBC che mandò in onda il film sul suo secondo canale la sera del 26 dicembre1967. Da segnalare anche la proiezione dello splendido video di “Free as a bird” che dopo 25 anni ha riproposto un inedito del quartetto. “Sabato Rock” proporrà qualcosa anche sabato 27aprile, anche se non si sa ancora chi saranno i protagonisti: si parla di Dylan o dei Rolling Stones.

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MOSAICI E GRAFICHE Mostra personale di Afro Basaldella

27 Agosto - 30 Novembre 1997

Mostra d’arte contemporanea di Afro Basaldella a cura di G. Di Pietro e F. Bertaccini. Presentazione in catalogo di Maurizio Calvesi.

Comunicato stampa n. 1
luogo: Museo Sperimentale ‑ L’Aquila C.so V.Emanuele,124 tel. 0862 /410505 patrocinio: Ministero dei ‘Beni Culturali ‑ Regione Abruzzo ‑ Comune dell’Aquila. catalogo: il catalogo sull’opera di Afro di pag. 217 con riproduzioni a colori e in bianco e nero, sarà in esposizione per tutta la durata della mostra

In occasione della 703ma Perdonanza Celestiniana, il Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea dell’Aquila organizza dal 27 agosto al 15 settembre 1997, una mostra di Afro, uno dei più grandi artisti dell’astrattismo italiano. La mostra, curata da Gabriele Di Pietro e Franco Bertaccini, si è resa possibile grazie alla cortese disponibilità dei curatori, della famiglia Afro Basaldella e del Comune di Colonnella.

AFRO ‑ Afro Basaldella (Udine 1912 ‑ Zurigo 1976)

Fratello degli scultori Mirko e Dino Basaldella, si formò a Venezia e subì l’influenza della “Scuola romana”.
Dopo la prima mostra a Milano nel 1932 eseguì grandi decorazioni murali a Venezia, Udine e Roma (1936‑1939). Con la fine della guerra, la sua pittura divenne astratta, in particolare in seguito ad un soggiorno nel 1950 negli Stati Uniti, dove ebbe occasione di frequentare Arshile Gorky. Il suo stile fu allora abbastanza vicino a quello della scuola di Parigi e del paesaggismo astratto (Canto fermo, 1952; Mattutina, 1957). Espose con il “Gruppo degli otto” (composto da Birolli, Corpora, Morlotti, Moreni, Santomaso, Turcato, Vedova). Nei 1956 ottenne il premio della Biennale di Venezia.
Molto noto all’estero, espose frequentemente negli Stati Uniti e in Europa. Dopo il 1960, la sua pittura divenne più gestuale, vicina in un certo senso a Willem De Kooning e a Franz Kline, come dimostra Rosso verticale (1963) dove compare il collage e in cui dipinse macchie a grandi tratti con ampiezza e autorità. Gli anni Settanta lo videro recuperare uno stile più tradizionale e una composizione più ordinata.

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OSSERVATORIO 3D A COLLIMAZIONE D’IMMAGINE Installazione multimediale di Roberto Soldati

27 Agosto - 30 Ottobre 1997

Osservatorio 3D a collimazione d’immagine. Immagini virtuali ad alta definizione.

11 – 12 ottobre : mostre d’arte per la “Fiera di Arischia”. Presentazione del progetto “Linea d’orizzonte”.

 

ESTENSORI VIRTUALI

 

Spett. Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea.

Le mie indagini sulle potenzialità della stereoscopia, indagini seguite con una metodica di minimalismo estremo, intendo dire, con la radicale eliminazione di qualsiasi supporto tecnologico, se si esclude la fotocamera, mi ha portato molto vicino all’attuazione del mio tanto perseguito concetto di “minimalismo spettacolare” cioè la possibilità di operare interventi titanici sull’ambiente virtuale, ma con una percezione realistica di grafismi da me generati disegnando direttamente sullo stereogramma,tramite una speciale punta termica.

L’opera dell’artista Licia Galizia sarebbe, secondo me, un’ottima occasione per sperimentare le reali potenzialità della mia tecnica artistica. Le barre o binari metallici in grado di perforare e “trapassare” muri e superfici che Galizia usa sono concettualmente un facile innesco alla possibilità di estendere oltre i confini del museo l’opera dell’artista, cosa impossibile da attuare materialmente sopra un vasto paesaggio.

Non mi sorprenderebbe osservare i miei estensori, in questo caso, propagarsi attraverso un territorio tridimensionale senza limiti. Fin dove e a qual fine poco importa. I1 mio eventuale intervento assumerebbe un carattere complementare con l’opera di Licia Galizia. Si pensi, ad esempio, ad una serie di postazioni stereoscopiche in città attorno al museo che ospita l’allestimento, dalle quali osservare il percorso degli estensori luminosi ricollimando sul paesaggio reale il corrispondente paesaggio virtuale, contenente l’intervento grafico. Grazie all’iper-realismo offerto dalla stereoscopia, un occasionale visitatore percepirebbe un paesaggio reale con i segni grafici materializzati in misteriose

entità volumetriche.

 

Roberto soldati

Falli-Francesca

DELLO SPIRITUALE NELL’ARTE 703° Perdonanza Celestiniana

25 Agosto - 4 Settembre 1997

All’interno del suggestivo cortile del palazzo settecentesco – S.M. della Misericordia- che ospita il Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea, si possono ammirare le opere di due artisti: Francesca Falli e Franco Fiorillo. La pittrice usa, come supporto, il legno. Quest’ultimo elemento concorre -mescolato alle tinte scure dei colori- a produrre, nel friutore, una visione notturna di una città osservata dall’alto. Tale effetto di distanza aerea viene favorito dalla disposizione dei lavori nello spazio: sul muro frontale all’ingresso. Poste sul pavimento dello stesso cortile, si trovano le installazioni di Franco Fiorillo. L’artista manipola legno, ferro e sale. Essi suscitano rimandi a grandi battaglie navali.
Ad esempio l’esito dell’unione di sale e ferro è un ossido rossastro, colore del sangue.

Falli-Francesca