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ARTE IN VIDEO Conosciamo l’arte moderna e contemporanea

Novembre - Dicembre 1997

Gli incontri “Conosciamo l’arte moderna e contemporanea”, promossi dal Museo Sperimentale, sono rivolti in particolare a studenti ed insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado per offrire l’opportunità di conoscere la più significativa produzione artistica del Novecento. Meritoria iniziativa dunque che evidenzia le ampie potenzialità di tale struttura in campo metodologico-didattico, sull’esempio del ruolo svolto dai musei nelle grandi capitali europee. Il primo appuntamento (mercoledi 19) prevede la proiezione di un video su azioni e performance al pianoforte di grandi artisti contemporanei. Pianofortissimo è il titolo di una famosa mostra del ’90 che ha testimoniato i rapporti dello strumento del pianoforte con le arti visive. Stimolo sono le idee delle avanguardie storiche: il Futurismo italiano di Marinetti, il Dadaismo ed il Surrealismo. Tra i maggiori esponenti di queste esibizioni sonore, emergono i nomi di J. Cage e dell’artista italiano Giuseppe Chiari (ricordiamo una sua performance proprio al Muspac) esponente del movimento Fluxys. Giovedi 20 novembre verrà invece proiettato un video su Alberto Savinio. Autore di dipinti e disegni nella prima metà del nostro secolo ed esperto musicista. Chiuderà il ciclo di incontri: una proiezione da “La Biennale di Venezia 1990” venerdi 21 novembre mentre il venerdì precedente -il 14- è in programma “Milano Poesia 1989”: il Settimo Festival che ha testimoniato la presenza di tutti i linguaggi alternativi: poesia, musica, video, performance, danza e teatro.

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NATURA E MONUMENTI D’ABRUZZO IN UN GRANDE MUSEO VIRTUALE Laboratorio multimediale di Roberto Soldati

22 Novembre 1997 - 10 Gennaio 1998

Presso il MUSPAC è in corso di realizzazione un laboratorio multimediale, allestito sia a scopo didattico che sperimentale, che propone di indagare, tramite tecniche empiriche, il mondo della cosiddetta realtà illusoria o virtuale. Queste indagini vengono svolte con le stesse tecniche utilizzate per la programmazione dei grandi e piccoli computer grafici. Con questa iniziativa, nata da una interessante esperienza scientifica del documentarista Roberto Soldati, dell’Università di Roma “La Sapienza”, si intende realizzare, in seno al laboratorio, un corso sulle tecniche per la costruzione dell’immagine elettronica, fotografica e stereoscopica, con sistemi assolutamente empirici.


PROGRAMMA DEL CORSO

1. Uso elementare della videocamera

2. Gli effetti speciali e le animazioni

3. Il linguaggio dell’immagine

4. Le tecniche della stereoscopia, 3D e manipolazione della realtà apparente, realizzabile con una normale fotocamera

Per 3D si intende TERZA DIMENSIONE. Con l’uso di tecniche appropriate si può riprodurre una immagine non solo in altezza e in lunghezza, come nelle normali foto o diapositive, ma anche con la profondità di campo. In pratica la foto 3D consente di riprodurre la sensazione di lontananza o vicinanza dei vari elementi di un paesaggio, al punto da poterne stimare la distanza. 3D è quanto di più perfetto e realistico possa esistere nel campo della riproduzione dell’immagine fotografica e cinematografica. Neanche le più avanzate tecnologie elettroniche dell’alta definizione sono riuscite, fino ad oggi, ad eguagliare il grado di fedeltà all’originale come il 3D. E’ questo un aspetto perfezionato della fotografia, il più vicino alla percezione visiva naturale, soprattutto dopo l’introduzione del fotocolor. Il 3D non ha mai trovato una vera e propria applicazione pratica se non in campo scientifico e, molto saltuariamente, in quello cinematografico. Motivo dello scarso successo del 3D è il complicato sistema di riproduzione del fenomeno tridimensionale conosciuto come stereoscopia. Infatti, perchè il fenomeno si manifesti, è necessaria una speciale macchina fotografica munita di due obiettivi posti alla stessa distanza orizzontale che corre tra i due occhi umani. In questo modo si possono ottenere due foto separate dello stesso paesaggio o monumento, quindi con punti di vista lievemente diversi, a causa della distanza oculare. Introducendo le due foto ottenute dentro un visore binoculare, detto stereoscopio, esse verranno percepite dal cervello e ricomposte in una sola immagine tridimensionale.

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ROCK IN VIDEO Incontri sulla cultura musicale ed artistica degli anni ‘60 e ‘70

Settembre - Ottobre 1997

 

Sabato Rock con la proiezione del film “Magica Mistery tour”, Filmato diretto e interpretato dagli stessi Beatles. Il film mostra fedelmente con tutta la sua confusione il delicato momento di passaggio nella carriera artistica del gruppo; racconta di un viaggio in autobus di una strampalata compagnia di personaggi da circo che si cimentano in vari numeri artistici sottolineati dalla musica del gruppo. Specie di video clip primordiali, l film mostra l’insicurezza dei quattro, che per solo il loro manager-consigliere Brian Epstein morto in circostanze misteriose, tentano di intraprendenre nuove strade artistiche. Da quel momento in poi sarà l’inizio della fine: ilgruppo continuerà a produrre ottima musica, ma non sarà più in grado di direzionare gli sforzi verso un obiettivo artistico comune per la prima (ed unica) volta proverà l’ebbrezza di una stroncatura della BBC che mandò in onda il film sul suo secondo canale la sera del 26 dicembre1967. Da segnalare anche la proiezione dello splendido video di “Free as a bird” che dopo 25 anni ha riproposto un inedito del quartetto. “Sabato Rock” proporrà qualcosa anche sabato 27aprile, anche se non si sa ancora chi saranno i protagonisti: si parla di Dylan o dei Rolling Stones.

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MOSAICI E GRAFICHE Mostra personale di Afro Basaldella

27 Agosto - 30 Novembre 1997

Mostra d’arte contemporanea di Afro Basaldella a cura di G. Di Pietro e F. Bertaccini. Presentazione in catalogo di Maurizio Calvesi.

Comunicato stampa n. 1
luogo: Museo Sperimentale ‑ L’Aquila C.so V.Emanuele,124 tel. 0862 /410505 patrocinio: Ministero dei ‘Beni Culturali ‑ Regione Abruzzo ‑ Comune dell’Aquila. catalogo: il catalogo sull’opera di Afro di pag. 217 con riproduzioni a colori e in bianco e nero, sarà in esposizione per tutta la durata della mostra

In occasione della 703ma Perdonanza Celestiniana, il Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea dell’Aquila organizza dal 27 agosto al 15 settembre 1997, una mostra di Afro, uno dei più grandi artisti dell’astrattismo italiano. La mostra, curata da Gabriele Di Pietro e Franco Bertaccini, si è resa possibile grazie alla cortese disponibilità dei curatori, della famiglia Afro Basaldella e del Comune di Colonnella.

AFRO ‑ Afro Basaldella (Udine 1912 ‑ Zurigo 1976)

Fratello degli scultori Mirko e Dino Basaldella, si formò a Venezia e subì l’influenza della “Scuola romana”.
Dopo la prima mostra a Milano nel 1932 eseguì grandi decorazioni murali a Venezia, Udine e Roma (1936‑1939). Con la fine della guerra, la sua pittura divenne astratta, in particolare in seguito ad un soggiorno nel 1950 negli Stati Uniti, dove ebbe occasione di frequentare Arshile Gorky. Il suo stile fu allora abbastanza vicino a quello della scuola di Parigi e del paesaggismo astratto (Canto fermo, 1952; Mattutina, 1957). Espose con il “Gruppo degli otto” (composto da Birolli, Corpora, Morlotti, Moreni, Santomaso, Turcato, Vedova). Nei 1956 ottenne il premio della Biennale di Venezia.
Molto noto all’estero, espose frequentemente negli Stati Uniti e in Europa. Dopo il 1960, la sua pittura divenne più gestuale, vicina in un certo senso a Willem De Kooning e a Franz Kline, come dimostra Rosso verticale (1963) dove compare il collage e in cui dipinse macchie a grandi tratti con ampiezza e autorità. Gli anni Settanta lo videro recuperare uno stile più tradizionale e una composizione più ordinata.

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OSSERVATORIO 3D A COLLIMAZIONE D’IMMAGINE Installazione multimediale di Roberto Soldati

27 Agosto - 30 Ottobre 1997

Osservatorio 3D a collimazione d’immagine. Immagini virtuali ad alta definizione.

11 – 12 ottobre : mostre d’arte per la “Fiera di Arischia”. Presentazione del progetto “Linea d’orizzonte”.

 

ESTENSORI VIRTUALI

 

Spett. Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea.

Le mie indagini sulle potenzialità della stereoscopia, indagini seguite con una metodica di minimalismo estremo, intendo dire, con la radicale eliminazione di qualsiasi supporto tecnologico, se si esclude la fotocamera, mi ha portato molto vicino all’attuazione del mio tanto perseguito concetto di “minimalismo spettacolare” cioè la possibilità di operare interventi titanici sull’ambiente virtuale, ma con una percezione realistica di grafismi da me generati disegnando direttamente sullo stereogramma,tramite una speciale punta termica.

L’opera dell’artista Licia Galizia sarebbe, secondo me, un’ottima occasione per sperimentare le reali potenzialità della mia tecnica artistica. Le barre o binari metallici in grado di perforare e “trapassare” muri e superfici che Galizia usa sono concettualmente un facile innesco alla possibilità di estendere oltre i confini del museo l’opera dell’artista, cosa impossibile da attuare materialmente sopra un vasto paesaggio.

Non mi sorprenderebbe osservare i miei estensori, in questo caso, propagarsi attraverso un territorio tridimensionale senza limiti. Fin dove e a qual fine poco importa. I1 mio eventuale intervento assumerebbe un carattere complementare con l’opera di Licia Galizia. Si pensi, ad esempio, ad una serie di postazioni stereoscopiche in città attorno al museo che ospita l’allestimento, dalle quali osservare il percorso degli estensori luminosi ricollimando sul paesaggio reale il corrispondente paesaggio virtuale, contenente l’intervento grafico. Grazie all’iper-realismo offerto dalla stereoscopia, un occasionale visitatore percepirebbe un paesaggio reale con i segni grafici materializzati in misteriose

entità volumetriche.

 

Roberto soldati