Nato a Roma il 19 agosto 1948. Laureato a Cagliari, è docente di Storia Contemporanea all’Università dell’Aquila e di Storia delle Comunicazioni di massa a Roma (“La Sapienza”). In avvio la sua ricerca produce il volume Insorgenza ed anarchia (1979), di cui il prefatore Lucio Avagliano sottolinea l’innovativa individuazione di una fase “anarchica” ignorata dagli studi precedenti. L’interesse per i ceti illetterati prosegue con ricerche su artigiani, fonti criminali, emigrazione, storia locale. Due i lavori più ambiziosi: un saggio sull’Abruzzo e Molise nell’età contemporanea (“Storia del Mezzogiorno”, Edizioni del Sole); L’Italia dentro l’Italia (Colacchi, 2003). Per la storia delle comunicazioni di massa, fondamentali Il verosimile nelle arti visive (Textus, 1999), L’utopia del vero (Meltemi, 2002) e Le bandiere e i canti (Mursia, 2013). Di recente, con una svolta avviata presso Palombi nel 2010 (Ad ovest di Berlino in Una generazione in fermento), Dante critica la storiografia resistenziale-antifascista (in Abruzzo caso unico di polemica revisionista).
“Senza titolo”
Collage su carta
2015
VEDER-CI
Umberto D. gioca con le carte della storia
12 – 19 dicembre 20015