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DONNE IN NERO Riflessioni sul nesso tra il patriarcato e la vita delle donne

Essere donne in nero è il modo che abbiamo scelto per acquisire la consapevolezza che il patriarcato non è un’astrazione, bensì il terreno su cui misuriamo quotidianamente la nostra vita.
Essere donne in nero è stato ed è lo strumento per svelare i mille volti del patriarcato, per tentare di creare la distanza e cominciare ad inventare modi diversi, per recuperare la nostra competenza originaria di stare al mondo con parole e pratiche di disobbedienza al sistema maschile dominante, orientate alla relazione e non all’individualismo.
Essere donne in nero ci ha permesso e ci permette di continuare a dire e denunciare il fatto che il patriarcato informa di sé e condiziona le relazioni, le istituzioni, la stessa vita privata di ognuna e non solo la sfera pubblica.
Essere donne in nero ci ha portato e ci porta a relazionarci con donne che vivono in altri luoghi di conflitto, oltre al nostro, intrecciando storie che stimolano ognuna di noi a riflettere su una comune forma di soggezione al maschile, differente soltanto perché veicolata da altre lingue, religioni, culture e norme.
Proprio perché abbiamo ritenuto così prezioso e proficuo lo sforzo di dirci che il patriarcato è dentro le parole e le dinamiche quotidiane che attraversano ognuno di noi, vorremmo arricchire tale riflessione con il contributo di altre donne.

Programma:

Sabato 1 aprile 2006 – ore 16 :00
Tracce e memorie delle Donne in Nero
Coordina: Elisabetta Donini (Donne in Nero di Torino)

Sabato 22 aprile 2006 – ore 16:00
Come si organizzano le donne per resistere
Coordinano: Giannina Dal Bosco (Donne in Nero di Verona) Nadia Cervoni (Donne in Nero di Roma)

Sabato 6 maggio 2006 – ore 16 :00
Culture, religioni e classi sociali: come cambia la soggezione delle donne al maschile

Coordina: Lidia Menapace

Sabato 20 maggio 2006 – ore 16:00
Corpi e leggi: legislazione come strumento di oppressione
Coordina:

Tamar Pitch (Vice-Presidente di Giudit-Giuriste d’Italia)

Sabato 3 qiugno 2006 – ore 16:00
Militarizzazione delle società

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ART e CINEMA Marzo 2020


Riprendono gli incontri del martedì di ART e CINEMA al MU.SP.A.C., rassegna portata avanti da diversi anni e che intende porre l’attenzione sulle continue connessioni tra le arti visive e il mondo del cinema.

Per il mese di marzo il primo appuntamento è con Goya di Carlos Saura, film molto evocativo del 1999 che ripercorre la vita e le opere del celebre pittore, partendo dai suoi ultimi anni di vita. Grazie alla fotografia di Storaro il film è in grado di ricreare i colori, le atmosfere, le luci e le ombre dei dipinti di Goya, mettendo in luce la personalità turbolenta dell’artista.
Il secondo appuntamento è con Sogni (1990), una delle ultime pellicole donataci da Akira Kurosawa pochi anni prima della sua scomparsa. Suddiviso in otto episodi, il film non solo ci rende partecipi dell’immaginario più intimo e personale del regista giapponese, ma riesce anche a mettere in questione alcuni dei temi fondamentali dell’umanità, soffermandosi soprattutto sul rapporto tra l’uomo e la natura.
Il terzo appuntamento è dedicato alla vita del leggendario chitarrista Jimi Hendrix. Il film, diretto da Leon Ichaso nel 2000, mostra la carriera di Hendrix dalla prima band a Seattle fino alla morte di overdose nel 1970.
L’ultimo appuntamento è con The Wall, celebre film del 1982 diretto da Alan Parker, trasposizione cinematografica dell’omonimo concept album dei Pink Floyd, datato 1979. Attraverso la storia della rockstar Pink – interpretato in maniera viscerale e coinvolgente dal cantante Bob Geldof – il film, impreziosito da stupendi ed inquietanti intermezzi d’animazione ad opera del noto fumettista Gerald Scarfe,  pone riflessioni sulla guerra e sul concetto di libertà trattando temi come la morte, il concetto di rivolta, la follia.

L’evento rientra all’interno del progetto “MU.SP.A.C. Scosse dell’arte per un museo della memoria” – operazione RE START

 

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ART e CINEMA

Riprendono gli incontri del martedì di ART e CINEMA al MU.SP.A.C., rassegna portata avanti da diversi anni e che intende porre l’attenzione sulle continue connessioni tra le arti visive e il mondo del cinema.

Tutti gli eventi rientrano all’interno del progetto “MU.SP.A.C. Scosse dell’Arte per un Museo della Memoria” – operazione RESTART.

FEBBRAIO/MARZO

ART e CINEMA FEBBRAIO

 

Il primo appuntamento è con Nightwatching, film del 2007 diretto da Peter Greenaway e basato sulla vita del pittore olandese Rembrandt Harmenszoon Van Rijn, presentato in concorso alla 64ª Mostra del Cinema di Venezia.
Il secondo appuntamento è con Loving Vincent, film d’animazione del 2017 – diretto dalla pittrice polacca Dorota Kobiela e dal regista inglese Hugh Welchman –  che con uno stile da cinema noir, utilizzando la tecnica del Painting Animation Work Station, racconta le ultime settimane di vita del pittore olandese trasferitosi ad Arles, in Francia, nel 1888.
Il terzo appuntamento vuole celebrare i cinquecento anni dalla morte del grande Raffaello con La fornarina, film storico di genere drammatico del 1944 diretto da Enrico Guazzoni, tratto dall’omonimo romanzo di Tullio Gramantieri.