08 Dicembre 2011
“Conservare l’infanzia dentro di sé per tutta la vita,
vuol dire conservare la curiosità di conoscere,
il piacere di capire, la voglia di comunicare (…)
I bambini di oggi sono gli adulti di domani
aiutiamoli a crescere liberi da stereotipi
aiutiamoli a sviluppare tutti i sensi
aiutiamoli a diventare più sensibili.
Un bambino creativo è un bambino più felice”.
Bruno Munari
Partendo dall’idea che il museo non è riservato solo agli esperti, ma è un vero e proprio luogo di conoscenza, dove imparare tramite il contatto diretto con l’arte e gli artisti, Il MU.SP.A.C. Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea organizza, nella nuova sede di via Ficara Piazza d’Arti, laboratori didattici creativi per bambini e ragazzi di tutte le età.
Valorizzando la propria collezione di opere d’arte contemporanea e interpretando in modo incisivo il ruolo formativo, il MU.SP.A.C. intende costruire un rapporto duraturo con il pubblico, insegnando ad apprezzare l’opera come oggetto saggiamente conservato e che si continuerà a conservare, portatore di una propria storia e di un messaggio, testimonianza dell’azione creativa dell’artista.
Creando un contatto reale e partecipato con il museo, i giovani possono conoscere ed esprimersi, per sviluppare la propria formazione personale, estetica e culturale. E’ per tale motivo che il museo deve essere inteso come “luogo di esplorazione e scoperta” e non solo come “luogo di visita”. Per creare familiarità con esso e per costruire l’abitudine al contatto con l’arte, bisogna indurre i giovani a ritornarci, anche in una veste diversa, al di fuori del contesto scolastico, magari con i genitori o gli amici in una visita di piacere. Rassicurati dalla conoscenza del luogo, possono trovare nuovi stimoli e proposte che coinvolgono e mettono alla prova le capacità in crescita di ciascuno. Venire al MUSPAC può essere un incoraggiamento ad estendere i propri interessi e a considerare il proprio tempo libero anche come un’occasione per visitare una mostra.
Avvicinarsi all’arte contemporanea non è facile, in quanto richiede un incontro con forme diverse di espressione rispetto a quelle che i ragazzi sono soliti vedere. Grazie all’aiuto della Prof.ssa Rosanna Pichelli – docente della Facoltà di Scienze della Formazione all’Università degli Studi dell’Aquila – e agli studenti del suo corso, il principale obiettivo dei nostri laboratori didattici è prima di tutto quello di sviluppare le capacità di osservazione di ogni singolo ragazzo, insegnandogli a riflettere sulle proprie emozioni, a porsi domande e a cogliere i messaggi dell’artista e le sottigliezze del codice visivo, per decifrarne i significati.
Dopo il momento della fruizione, consistente in un’attenta visita alle opere della collezione permanente del MU.SP.A.C. o a quelle della mostra in corso, si passerà a un “brainstorming”: tutti i ragazzi formeranno un cerchio per discutere sulle emozioni che ognuno ha provato davanti all’opera.
Infine si passerà al momento più divertente: quello della produzione. Ai ragazzi sarà proposta un’attività creativa, utilizzando tecniche e materiali dell’artista, oppure rielaborando liberamente il tema del percorso attuato. In questo modo ognuno potrà creare in modo originale e personale sfruttando l’energia e la motivazione che deriva da ciò che ha imparato, per poi discutere sul lavoro svolto e spiegare agli altri la propria creazione.
Con i prodotti dei ragazzi saranno anche allestite delle esposizioni che hanno lo scopo di documentare l’esperienza e allo stesso tempo di gratificare i ragazzi.