Sabato 8 ottobre il MUSPAC – Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea dell’Aquila – nell’ambito della 18° giornata del contemporaneo, promossa da AMACI Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani, presenterà la mostra LA VIA DEL SANGUE, titolo tratto dal libro d’Arte di Jannis Kounellis, esposto in mostra insieme ad altre opere di artisti di rilievo internazionale degli anni Sessanta e Settanta.
Protagonista del movimento dell’Arte Povera, teorizzata dal critico Germano Celant, Kounellis (Pireo 1936 – Roma 2017) creò il libro nel 1973, in occasione della mostra dedicata ad “Apollo”, organizzata dalla galleria romana La Salita (nella religione greca e romana Apollo era considerato il dio della musica, delle scienze, dell’intelletto e della profezia: colui che traina il carro del sole, scortando la stella ardente attraverso la volta celeste).
Durante la mostra Kounellis si recava in galleria e accendendo un fiammifero lo attaccava sulle pagine dove aveva scritto i giorni della settimana, lasciando così, con una leggera combustione, la traccia del fuoco che segna lo scorrere del tempo.
Come scrive Giorgio Maffei: “… Il libro d’artista diviene palcoscenico di una rappresentazione, testimone di un evento performativo e la sua pagina, fattasi oggetto tridimensionale al di fuori della tradizione gutenberghiana, assurge a luogo della narrazione”.
Il libro sembra indicarci come ogni giorno ognuno di noi, come testimonianza per relazionarsi al presente, possa accendere un piccolo fuoco legato alla via del sangue ma anche alla via del cuore (ignis centrum terra), rosso di caldo sangue, organo dell’intelligenza spirituale, che attraverso l’energia creativa sviluppa forme di coscienza superiori, comprendenti l’intuizione, la passione, la volontà. Nel nostro fuoco interiore, come nell’opera di Kounellis, può restare una traccia per poter rinascere, una speranza per ritrovare quell’equilibrio perduto fra le improvvise catastrofi.
Il fuoco e la sua traccia sono protagonisti nel lavoro di Kounellis dal 1967. Con le sue azioni l’artista ha sempre usato lo spazio espositivo come fosse una cavità teatrale, con simboli e valori antropologici che dal mito greco si ricollegano alla natura, agli animali vivi, alla tradizione popolare. In questo modo interpreta e contrappone la leggerezza della cultura calda dell’antichità, alla rigidità e alla freddezza dell’era industriale (simboleggiata dall’uso di lastre e travi in ferro) con le sue strutture politico sociali, prive d’identità storica.
Il fuoco, segno dell’oracolo e della sua visione futura, è un archetipo, può assumere diversi significati (il sacro fuoco, il fuoco dell’ara, il fuoco fatuo). Come calore è in grado di far cambiare “stato” a tutti gli elementi; come luce ha il potere di illuminare tutto ciò che lo circonda. Come elemento di forte drammaticità – perché brucia e distrugge – si può collegare anche alla tragedia della guerra.
Per sottolineare il percorso artistico di Kounellis, accanto al libro d’arte sarà esposta anche una cartella di foto, ed un’altra opera con uno stelo di carbone da bruciare, coperto da una carta oleata, per sottolineare anche l’aspetto olfattivo, utilizzato in altre sue importanti istallazioni.
L’artista con grande generosità firmò il libro d’arte durante una visita presso gli spazi del Museo MUSPAC in via Paganica, nel lontano 3 luglio 2005, prima del disastroso terremoto del 2009.