Opere di: ARENA – ASQUINI – BENE – BEUYS – BOERO – BRECCIA – BUSSOTTI – CALZOLARI – CARRARINI – CEROLI – CHIARI – CHRISTO – CONTI – DE DOMINICIS – DI DONATO – FIORILLO – FIORONI – GALLO – GIOIA – KOUNELLIS – LIBERATORE – MAURI – MERZ – PAOLINI – PATELLA – PEREGO – PERILLI – PIETROSANTI – PISANI – PISTOLETTO – RAINALDI – SABATINI ODOARDI – SEMMER – SERVILLO – SCHIFANO – SPALLETTI – STAMPONE – VISCA – ZORIO
Domenica 21 agosto 2022 alle ore 18,00 presso il MU.SP.A.C. Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea dell’Aquila, s’inaugurerà la mostra Il Fuoco di Celestino V, che rientra nel progetto Annuale 2022.
In continuità con la mostra Annuale 2000, Lo scandalo dello spirito, che si svolse con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e con il contributo della Regione Abruzzo nei sotterranei del Castello Cinquecentesco dell’Aquila, saranno esposte opere di artisti contemporanei di rilievo internazionale, che rimandano ai valori universali della pace, della solidarietà e del perdono divulgati dal papa Celestino V. Non a caso, prima ancora del “gran rifiuto”, non volle benedire gli eserciti delle crociate che si recavano in guerra, preferendo l’ascolto divino negli eremi delle montagne d’Abruzzo.
Fra le diverse opere in mostra, che furono realizzate appositamente per l’Annuale 2000, un riferimento più stretto con Celestino V viene dato da quelle di Fabio Mauri, che facevano parte dell’istallazione “Celestino V, una storia moderna”, con relativo testo autografo, da quella di Luca Maria Patella, Vas Caelestinus V ( un mosaico di un Vas alchemicum, “vaso ritratto” alto m. 2,50 ) e da quella di Joseph Kosuth, dal titolo “Vita et miracula, (-) , 2000, di cui sarà esposta la documentazione fotografica e il video.
Accanto ad alcune opere di Jannis Kounellis ( Pireo 1936 – Roma 2017 ) – uno dei più grandi artisti europei del secondo dopoguerra, protagonista indiscusso del movimento dell’Arte Povera italiana – in cui predomina la traccia del fuoco e del tempo, sarà esposto per la prima volta negli spazi del MUSPAC un suo famoso “libro d’artista”, quanto mai attuale in tempi di guerra, dal titolo “La via del sangue”, pubblicato dalla galleria “La Salita” di Roma nel 1973, all’interno dell’esposizione “Apollo”. In quella occasione l’artista si recava quotidianamente in galleria: accendeva un cerino e lo incollava sulle pagine del libro. Come scrive Giorgio Maffei: “[…] l’artista esercita l’azione dell’accensione e della bruciatura che investe la carta stessa della pagina. Il fuoco è la causa e il carbone è il residuo di un processo duraturo nel tempo che si ripete sette volte, quanti i giorni della settimana indicati con una scrittura manoscritta sulla pagina stessa. Il libro d’artista diviene palcoscenico di una rappresentazione, testimone di un evento performativo e la sua pagina, fattasi oggetto tridimensionale al di fuori della tradizione gutenberghiana, assurge a luogo della narrazione”.
Il libro fu firmato generosamente dall’artista in occasione di una sua visita presso la sede del MUSPAC, in via Paganica, prima del terremoto del 2009.
Durante la mostra, per la rassegna ART e CINEMA verranno proiettati dei video sul lavoro degli artisti presenti in mostra, tra cui quello riguardante i preparativi dell’allestimento della mostra Annuale 2000, Lo scandalo dello spirito, dedicata a Celestino V.