Nato a Montenero Valcocchiara (Isernia) nel 1962, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti a L’Aquila; vive e lavora a Padova.
Ai suoi esordi come scultore, nel 1988, realizza opere composte da un’anima di rete metallica rivestita di strati di carta macerata.
La sua prima mostra personale si svolge alla Galleria il Ponte di Roma nel 1989: in questa occasione presenta lavori realizzati con diversi materiali come ferro, cemento, gesso, marmo, legno. Già in questa mostra le sue opere si sviluppano e si dispongono nello spazio, e la sua scultura si avvicina al progetto architettonico nel tentativo di coinvolgere tutto lo spazio a disposizione. Obiettivo pienamente raggiunto nella mostra “Salire a piedi scalzi” (Perugia, 1992) dove lo spazio si fa architettura. Così spiega l’artista: “Volevo una struttura che trasformasse lo spazio concretamente, costringendo a una modalità di fruizione obbligata che sta nell’assumere un comportamento preciso: togliersi le scarpe e salire, attraversare questa superficie che ho voluto connotare in senso decisamente pittorico usando un colore catalizzante, emotivo, di forte impatto percettivo. ”
Nel 1989 ottiene il Premio Michetti. Tra le principali mostre collettive ricordiamo la sua partecipazione alla mostra “Arte a Roma 1980-89” (Roma, Galleria Rondanini, 1989), “Giovanni artisti III” (Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1990), “Identity problems” (Termoli, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, 1994), “Innovazioni nella scultura italiana 1980-1997” (Reggio Emilia, Musei Civici, 1997).
Senza titolo
scultura in legno, carta e cera
23 x 84 cm
1985