Soldati Roberto

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Nasce all’Aquila nel 1950, fin dal 1970 si occupa di Ricerca visiva applicata agli effetti speciali Cine-TV, sia all’Università Roma1, dove progetta e realizza apparati per la ripresa filmata, che per lo studio “IAF visualresearch” Wisconsin USA-Italy, per il quale sta conducendo una ricerca sulla stereoscopia dedicata alla VR (Virtual Reality) in modo particolare la stereo conversione, una sofisticata tecnica che consente di trasformare un qualsiasi dipinto o foto 2D, in un’immagine stereoscopica. La stereo-conversione è una tecnica largamente utilizzata anche nel campo artistico, scientifico e divulgativo. Soldati si è specializzato nella realizzazione di macchine volanti munite di apparati per ripresa cinematografica.


soldati

Totem per visori 3D ad alta definizionne

struttura in legno e ferro

163 x 41 x 41 cm

1985

Soldati-1

 Esempio di stereoscopia

Quando nell’82 con Carlo De Carolis e un gruppo di studenti iniziammo presso L’ENAIP di Avezzano un corso di disegno animato, ci rendemmo conto ben presto, data la complessità di questa materia, che sarebbe stato impossibile ottenere risultati soddisfacenti nel corso di un anno, saremmo al massimo riusciti a produrre qualche metro di pellicola. Basta pensare che tutto il materiale esposto in questa mostra è appena sufficiente per un film di 30 secondi, invece in soli 3 mesi siamo riusciti a produrre ben 40 minuti di filmato. In che modo? Voglio precisare che per preparare un discreto animatore ci vuole un lungo periodo di tempo. Uno studente deve prima imparare a disegnare, dopo deve diventare un animatore (deve cioè far muovere i suoi disegni) e solo dopo questo tirocinio di parecchi anni potrebbe realizzare il primo film. Se si pensa poi alla scarsa committenza in Italia di film animati le conclusioni sono disarmanti. L’unica soluzione era quella di affrontare il problema da “biologi” chissà, ci siamo chiesti se come in natura anche nella grafica non esista qualche possibilità di innescare una reazione spontanea che dà vita al segno. Abbiamo dunque provato a sovrapporre una certa quantità di fogli di carta: sull’ultimo foglio abbiamo poggiato un pennarello, il colore è stato assorbito dai fogli sottostanti. Quando abbiamo messo in fila i fogli, abbiamo visto che la macchia diventava via via più attenuata su ogni foglio. Filmando i fogli in sequenza abbiamo ottenuto una macchia rossa pulsante sullo schermo ­ chiamata scherzosamente cromocito (gene di colore). Il resto era solo compito della fantasia. I cromociti sono amebe grafiche, scarabocchi colorati che si muovono sullo schermo o forme casuali con morfologie naturali, patate ­ sassi ­ foglie, insomma bisogna solo mettere l’elemento da animare in cultura sotto la macchina a scattare i fotogrammi. L’unico intervento di tipo naturalistico consiste nell’accennare due occhi e la bocca per caratterizzare la forma o le mani e i piedi al momento giusto solo a fine narrativo non certo funzionale. Perchè mattere le mani ad un personaggio disegnato quando questo può muoversi ed esprimersi anche senza? Lo scopo del disegno animato è raccontare e a volte questo lo fanno meglio pochi segni elementari messi al momento e al posto giusto. E’ questa una ricerca che non solo noi stiamo conducendo ma tanti altri colleghi dentro e fuori la scuola. Questo modo di fare film animato avrebbe una maggiore diffusione se non ci avessero insegnato da sempre a pensare che il disegno animato è quel film che si chiama Via col Vento ricalcato furtivamente da qualcuno con penna a colore dall’originale omonimo e non invece pittura in movimento, o arte cinetica nel senso più vero del termine.

 

 

Roberto Soldati

OSSERVATORIO 3D A COLLIMAZIONE D’IMMAGINE

 

Installazione multimediale di Roberto Soldati

29 Agosto – 30 Ottobre 1997

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NATURA E MONUMENTI D’ABRUZZO IN UN GRANDE MUSEO VIRTUALE

 

Laboratorio multimediale di Roberto Soldati

22 Novembre 1997 – 10 Gennaio 1998

 

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 CYBERNAVIGANDO LE NUVOLE FRONTIERE DELLA COMUNICAZIONE VISIVA

 

Installazione multimediale di Roberto soldati

13 Dicembre 2007 – 21 Febbraio 2008

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