Nato a Mosso (Biella), si é diplomato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ed è laureato in Lettere Moderne. I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni Sessanta, alla Pop Art, ai futuri concettuali e poveristi (mostre alla galleria il Punto di Remo Pastori, a Torino, e Galleria Schwarz di Milano). Mai legata in maniera assoluta ad un filone, la sua produzione si caratterizza subito per un’accentuata impronta ironica, trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresenterà sempre una sorta di marchio di fabbrica. Negli anni Settanta Nespolo si appropria di un secondo mezzo di espressione, il cinema: in particolare quello sperimentale, d’artista. Gli attori sono artisti amici, da Lucio Fontana a Enrico Baj, a Michelangelo Pistoletto.
Gli anni Settanta rappresentano per Nespolo un passaggio fondamentale: vince il premio Bolaffi (1974), realizza il Museo (1975-’76), quadro di dieci metri di lunghezza che segna l’inizio di una vena mai esaurita di rilettura-scomposizionereinvenzione dell’arte altrui. L’opera viene esposta per la prima volta nel 1976 al Museo Progressivo d’Arte Contemporanea di Livorno.
Negli anni Settanta inizia anche la sperimentazione con tecniche (ricamo, intarsio) e materiali inconsueti (alabastro, ebano, madreperla, avorio, porcellana, argento). Nasce L’albero dei cappelli, poi prodotto in serie come elemento d’arredo.
Gli anni Ottanta rappresentano il cuore del “periodo americano”: Ugo Nespolo trascorre parte dell’anno negli States e le strade, le vetrine, i venditori di hamburger di New York diventano i protagonisti dei suoi quadri. In questi anni si accumulano anche le esperienze nel settore dell’arte applicata: Nespolo è fedele al dettato delle avanguardie storiche di “portare l’arte nella vita” ed è convinto che l’artista contemporaneo debba varcare i confini dello specifico assegnato dai luoghi comuni tardoromantici.
Nel 1991 e nel 2009 Nespolo ha realizzato il palio della Giostra della Quintana di Foligno, nel 1998 quello per l’edizione di agosto del Torneo cavalleresco della Quintana di Ascoli Piceno, nel 2000 i due sendalli per il Palio di Asti e nel il drappellone del Palio di Siena. Il passaggio di secolo ha segnato per l’artista una tappa fondamentale, con la realizzazione del “suo” atelier, realizzato in prima persona all’interno di una fabbrica abbandonata a Torino) che, come uno scrigno prezioso, avvolge e contiene le sue creazioni, i suoi “giochi tecnologici”, i suoi affetti più cari.
Nel 2003 gli organizzatori del Giro d’Italia gli affidano la creazione della maglia rosa e del poster ufficiale, e nel 2005 a Torino ha creato per GTT delle opere tematiche nelle stazioni della Metropolitana e per l’esterno del centro commerciale di via Livorno.
Nel 2007, firmò scene e costumi per l’opera Madama Butterfly che inaugurò il 20 luglio la 53ª stagione del Festival Puccini di Torre del Lago Puccini. L’anno successivo ha curato “Nespolo legge Dante”, un trittico a tiratura limitata commissionatogli dalla De Agostini di Novara per la lettura della Divina Commedia attraverso l’arte figurativa. Seguono la mostra personale realizzata a New York dalla Walter Wickiser Gallery, e la antologica al Museo del Cinema. Partecipò inoltre alla mostra “Italics: Arte Italiana tra tradizione e rivoluzione, 1968-2008” con due opere, su invito della Direzione di palazzo Grassi a Venezia.
Nel 2009 presso il Museo del Territorio Biellese venne allestita la mostra antologica Nespolo, ritorno a casa, alla quale seguono altre retrospettive: alla Galleria Canci di Lerici allestisce una mostra personale, al Museo Nazionale del Bargello di Firenze (2010), a Palazzo Trinci a Foligno (Nespolo. Ipotesi Antologica, 2010), al Museo d’Arte Contemporanea Casa del Console di Calice Ligure, alla Galleria dell’Accademia Albertina di Torino (2010), al Museo Campari di Sesto San Giovanni, e in numerose altre gallerie pubbliche e private.
Ha collaborato inoltre col marchio Brooksfield per un intervento stilistico biennale nelle collezioni e nella comunicazione (2009-2010). Nel 2010è divenuto socio onorario del movimento artistico letterario Immagine & Poesia di Torino. Nel marzo 2012 riceve la cittadinanza onoraria della città di Santhià, nella quale ha trascorso la fanciullezza e l’adolescenza e dove ha compiuto i primi esperimenti pittorici.
Numerose sono le collaborazioni per la creazione di campagne pubblicitarie: tra le tante con Campari, Piaggio e Caffarel.
Nel 2016 ha aderito al Manifesto “Corporate Art” di Luca Desiata insieme ad Alexander Ponomarev, Fernando De Filippi e altri artisti. Ugo Nespolo vive e lavora ancora oggi a Torino.
Sito Web: http://www.nespolo.com/
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