06 Marzo 2012
In collaborazione con le Scuole Primarie “Mariele Ventre” e con la Prof.ssa Rosanna Pichelli – docente della Facoltà di Scienze della Formazione all’Università degli Studi dell’Aquila – presso la sede del MU.SP.A.C. si terrà la mostra dal titolo “Creativity”, in cui saranno esposti i lavori che i bambini delle scuole hanno realizzato sulle opere di diversi artisti della collezione permanente del museo.
L’obiettivo del MU.SP.A.C. è quello di costruire un rapporto duraturo con il pubblico della scuola, insegnando ad apprezzare l’opera come oggetto saggiamente conservato e che si continuerà a conservare, portatore di una propria storia e di un messaggio, testimonianza dell’azione creativa dell’artista.
Creando un contatto reale e partecipato con il museo, i giovani possono conoscere ed esprimersi, per sviluppare la propria formazione personale, estetica e culturale. E’ per tale motivo che il museo deve essere inteso come “luogo di esplorazione e scoperta” e non solo come “luogo di visita”. Per creare familiarità con esso e per costruire l’abitudine al contatto con l’arte, bisogna indurre i giovani a ritornarci, anche in una veste diversa, al di fuori del contesto scolastico, magari con i genitori o gli amici in una visita di piacere. Rassicurati dalla conoscenza del luogo, possono trovare nuovi stimoli e proposte che coinvolgono e mettono alla prova le capacità in crescita di ciascuno.
Avvicinarsi all’arte contemporanea non è facile, in quanto richiede un incontro con forme diverse di espressione rispetto a quelle che i ragazzi sono soliti vedere. Grazie all’aiuto della Prof.ssa Rosanna Pichelli e agli studenti del suo corso, abbiamo sviluppato le capacità di osservazione di ogni singolo ragazzo, insegnandogli a riflettere sulle proprie emozioni, a porsi domande e a cogliere i messaggi dell’artista e le sottigliezze del codice visivo, per decifrarne i significati.
Dopo un primo momento dedicato ad un’attenta visita alle opere, si è passati a un “brainstorming”: tutti i ragazzi hanno discusso sulle emozioni che ognuno ha provato davanti all’opera.
Infine si è passati al momento più divertente: quello della produzione. Ai ragazzi è stata proposta un’attività creativa, utilizzando tecniche e materiali dell’artista, oppure rielaborando liberamente il tema del percorso attuato. In questo modo ognuno ha creato in modo originale e personale sfruttando l’energia e la motivazione derivata da ciò che ha imparato, per poi discutere sul lavoro svolto e spiegare agli altri la propria creazione.