20 - 30 Settembre
Mostra documentaria sul MUSEO DI BAGHDAD dal titolo “Immagini dal Museo Nazionale di Baghdad”.
L’Iraqi National Museum di Baghdad è un museo di rilievo unico per la conoscenza dell’Oriente antico. Conserva infatti reperti archeologici provenienti dagli scavi delle “Città primordiali” di Uruk, Ur, Eridu, della mitica Babilonia del re-legislatore Hammurapi prima, di Nabuccodonosor poi. Splendidi i reperti del mondo assiro, dai colossali rilievi dei palazzi ai preziosissimi avori, prodotti dalle botteghe più raffinate del tempo. Di estremo interesse la parte dedicata all’incontro oriente-occidente, relativa al periodo ellenistico e poi all’impero partico-sassanide, la potenza che per secoli e secoli sfidò il potere di Roma. Si tratta quindi di testimonianze relative alla civiltà protourbana, sumerica, accadica babilonese, assira, ellenistica, partica, sassanide, islamica, che coprono un arco di tempo che va dal sesto millennio a.C. al nono secolo d.C., che segna la supremazia della Baghdad dei Califfi. Tra questi reperti vi sono capolavori il cui valore culturale e la cui celebrità sono tali che ciascuno di noi, a qualunque fascia d’ età appartenga, li ricorda per averli visti nel proprio libro di scuola elementare, o nei documentari televisivi, o magari in copie inserite nelle ricostruzioni di film storici o di fantarcheologia .
Sono, comunque, opere collocate nell’ immaginario collettivo di tutti e quindi, anzitutto in questo senso, patrimonio dell’ umanità; il fatto stesso di avere superato le ingiurie del tempo, assieme alla loro bellezza, le ha rese dei simboli perenni della civiltà dell’uomo. Sembra dunque impossibile che siano proprio le ingiurie dell’ uomo, dopo millenni dalla loro creazione, a metterle a repentaglio: ciò è invece una realtà, come la cronaca dimostra, ed un controsenso in cui lo stesso oggetto finisce col testimoniare al tempo stesso la civiltà e l’ inciviltà dell’ uomo. Follemente, guerra ed ambizione hanno spesso dato vita a capolavori costituendone talvolta il tema figurativo, per poi finire per diventarne il motivo di distruzione, magari a distanza di secoli e secoli. Il patrimonio che la vita degli uomini ha creato nei secoli, in ogni parte del globo, deve invece trovare una solidarietà condivisa ovunque, da parte di tutti, perché è proprio di tutti – tutti noi- che questo patrimonio parla. Questa semplice mostra fotografica dei capolavori del Museo di Baghdad vuole così essere un invito per ciascuno di noi a sentire queste opere anche un po’ sue, e dunque ad avvertire il problema della salvaguardia delle opere d’ arte dai conflitti- missione cui Rodolfo Sivieiro dedicò la sua attività- come qualcosa in cui è la nostra sensibilità condivisa a fare la differenza.