30 novembre 1996
Voi giovani! Ciò che dite
è tutto senza senso,
se non udite il suono
(applauso)
di una sola mano.
HAKUIN Ekaku
Come si fa a presentare uno spettacolo dove si incontrano la musica di grandi maestri contemporanei come Maderna, Scelsi, Morricone, Bettinelli, Petrassi, le liriche dei più importanti maestri Zen come Sengai, Hakuin, Sodo ecc. ecc. e di tre importanti poeti occidentali come Ungaretti, Machado e Borges? Ho perciò immaginato questo magico triangolo interpretato da tre personaggi: il musicista, l’attore ed il pittore che rappresentano l’individuo umano nella sua triplice condizione esistenziale (fisica, intellettiva e spirituale), che “esistono” in uno spazio quadrangolare simbolo del possesso di un aspetto definito nella mutevole realtà del mondo sensibile e che si compone di quattro elementi: terra, acqua, aria, fuoco. All’ interno di tutto ciò, però, troviamo la rappresentazione del cerchio, figura in cui ogni parte è inizio e fine del tutto, rappresentato dalla circolarità di quattro viaggi iniziatici.
PROGRAMMA
Cesare Di Giulio Chitarra – Roberto Lattanzio, Maurizio Calasso Voci Recitanti – Esecuzioni per chitarra: Bruno Bettinelli Due studi (1958) Ennio Morricone Adagio (1957) Goffredo Petrassi Nunc (1971) Bruno Maderna Serenata per un satellite (1969) Giacinto Scelsi Ko-Tha (1967)
Due attori si lasciano coinvolgere in un’azione scenica dentro uno spazio delimitato che sembra essere ispirato all’idea del recinto sacro o dell'”Orto” Zen interagendo con il Musicista attraverso la ritualità stessa dell’evento scenico e la recitazione di alcune tra le più famose liriche giapponesi e brani di Machado, Borges, Ungaretti. Sostenuto dalla brillante interpretazione del M° Cesare Di Giulio dei brani musicali di Bruno Bettinelli – due studi-, Ennio Morricone -adagio-, Goffredo Petrassi -nunc-, Bruno Maderna -serenata per un satellite- e di Giacinto Scelsi -kotha-, “lo spettacolo si rapresenta in forma di viaggio iniziatico dove il recipiendario viene condotto per quattro tappe attraverso un percorso contrappuntato dall’ intensità dei più famosi Koan di Sengai (1750-1837), Daigu (1584- 1669), Sodo (1841-1920), Totsui (?-1683), Fugai (XVII secolo), Hakuin (1685-1709), Kukoku (13261407), Karasumaru Mitsuhiro (1579 1638), Zekkai (1336-1405) ai quali viene risposto con altrettanta intensità con i versi degli “Occidentali” Ungaretti, Machado, Borges.
Testo di R.Lattanzio