13 - 27 Giugno
Mostra personale, presentazione di Enrico Crispolti.
L’artista campano presenta in questa mostra l’ultima sua produzione. La ricerca parte dai primi anni ‘80 ed è aperta al rapporto tra natura e corpo. Dai primi catrami bui e densi di materia pittorica approda alle opere più recenti in cui il dialogo spazio-tempo di una materia di oli, cera e carbone, tende ad una dimensione dell’opera come evento e catarsi della visione. Dalle sue opere sembra emergere un messaggio: il vecchio e continuo dibattersi dell’uomo tra vita e morte,
tra sacro e profano, tra religione e superstizione, empasse mai definitivamente risolta, fonte di inquietudine ed incertezza. Sono decisamente questi i sentimenti principali che si captano, provandoli al contempo, osservando le tele di Pagano che è costantemente in attesa di un evento incombente, misterioso e grave. Dice: ” prima pensavo che esistesse una natura in cui poter vivere bene, ora invece sto a mano a mano traendo le conseguenze drammatiche di una sua sostanziale perdita”. Visione problematica e ammonitoria non solo a livello estetico ma esistenziale. Per l’occasione le sale del museo, prima fatiscenti, sono state risistemate.