26 Agosto - 15 Settembre 1988
Al centro “Quarto di Santa Giusta”. Con una mostra di Beuys si inaugura oggi la nuova stagione artistica.
La nuova stagione artistica del Centro Multimediale “Quarto di Santa Giasta” verrà inaugurata oggi alle 18 con una mostra di Joseph Beuys. Con l’occasione sarà anche presentato il libro “Incontro con Beuys” di Lucrezia De Domizio, Buby Durini e Italo Tomassoni. L’ appuntamento è presso la sede del Centro, in via Crispomonti 49.
Joseph Beuys è considerato uno dei più grandi artisti di questo secolo. Nato 64 anni fa, a Kleve, in Germania, è emerso durante gli anni Sessanta come la più significativa figura dell’arte contemporanea europea, sia per il carattere della sue opera, il cui filone si contrappone a quello americano, che si riconosce in Andy Warhol, sia per la natura delle sue idee. E’ merito di Lucrezia De Domizio, una delle più importanti galleriste italiane, di aver portato piu volte Beuys in Italia diffondendo la sua opera ed il suo pensiero. La voluminosa pubblicazione che sarà presentata oggi e arricchita dalle bellissime foto di Buby Durini, tutte inedite. In esse l’artista è visto sotto diverse angolature: pittore, scultore, artista visivo, ecologista, politico, biologo, agronomo, antropologo. Il libro, che viene presentato a L’Aquila per la seconda volta in Italia, si compone di tre parti: la prima è un’analisi e verifica storica del suo pensiero ed è rivolta a coloro che già conoscono Beuys.
La seconda contiene esperienze e diari. La terza parte infine spiega in maniera semplice quasi tutte le opere dell’artista tedesco. L’orario della mostra è dalle 17:30 alle 20:30.
da IL TEMPO 8 Nov. 1988
Su Conti, Schifano e Beuys
mostra al Quarto di S. Giusta
Primo Conti, Mario Schifano e Joseph Beuys sono i tre artisti ai quali l’Associazione culturale “Quarto di S. Giusta” dedica da oggi fino al 15 settembre una mostra presso la sede di via Crispomonti 49. L’inaugurazione è prevista per le 18 di oggi. Primo Conti, 88 anni, fu uno dei primi artefici del futurismo, corrente alla quale è tornato dopo una parentesi cubista, finchè la sua pittura va verso l’argomento religioso.
L’arte come creazione individuale (quindi soddisfazione di un’esigenza personale dell’artista) e come comunicazione è il presupposto dal quale ci si deve muovere per leggere le opere di Mario Schifano, l’esponente più significativo dell’arte degli anni Sessanta. Joseph Beuys è stato invece il più importante esponente dell’arte europea dei nostri giorni, in contrapposizione ad Andy Warhol. La mostra, che restera aperta dalle 18 alle 20:30, è anche una risposta polemica per l’esclusione del “Quarto” del programma della Perdonanza.
da IL TEMPO/ABRUZZ0 26 Agosto 1988