20 Maggio 1986
UN VOLTO per Alternative Attuali. La prestigiosa rassegna di pittura che ebbe un ruolo di fondamentale importanza nel panorama culturale degli anni Sessanta, riscoperta da un paio d’ anni, tarda a decollare, oltre che per problemi di carattere finanziario, anche per una sorta di crisi di identità alla base dell’organizzazione. Se ne è parlato, presso l’ Associazione culturale “Quarto di S. Giusta”, in un incontro a cui hanno partecipato il sindaco, il presidente della Provincia, il sovrintendente, rappresentanti delle forze politiche locali, artisti e critici. Al vaglio passato, presente e futuro, in una girandola di opinioni e di idee che, all’ atto pratico, finivano per confluire nelle «trincee» di due schieramenti contrapposti. Alla base delle discussioni innanzitutto il senso da dare alla manifestazione, il problema, eventualmente, di identificarla con un nuovo nome e, soprattutto, di aprirla, anche a livello di organizzazione, a forze culturali nuove in rappresentanza di tendenze emergenti. Da un lato, quindi, una bozza di programma sostanzialmente già stilata dall’organizzatore di sempre, Crispolti, in collaborazione con il presidente dell’EPT Tomassi, in cui si prevede, nel riannodare il discorso agli anni Sessanta, una prosecuzione del discorso iniziato allora, rigorosamente svincolato dalla critica di mercato. Dall’altra parte la necessità di aprirsi alle nuove tendenze e alle realtà che si vanno affermando evitando la cristallizzazione di un passato ormai morto.
Dal punto di vista dei finanziamenti dopo un primo intervento della Regione di 50 milioni di lire se ne attende a breve un secondo sempre dello stesso Ente, di 40 milioni. Le due somme vanno unite a quanto messo a disposizione dall’EPT. Sul fronte del Comune una disponibilità formale, unita alla volontà di non rischiare da soli (si è parlato di uno sponsor privato) e alla necessità di un certo “consenso popolare”.